Sharp, uno dei partner di Apple per la fabbricazione dei display del classico iPad, pare abbia deciso di portare la produzione ai minimi livelli. Lo rivela Reuters, sulla base di alcune indiscrezioni provenienti dagli impianti di Kameyama, in Giappone. Il grande tablet ha perso il suo fascino o, fatto questo più probabile, è stato cannibalizzato dalle vendite del recente iPad Mini?
Sebbene i dati sulla vendita durante il periodo natalizio saranno rivelati da Apple solo il prossimo 23 gennaio, non è difficile fare delle ipotesi. iPad Mini è finito spesso in sold out durante le vacanze e anche online i tempi di consegna hanno subito dei piccoli, ma indicativi, ritardi. È molto probabile, di conseguenza, che i tagli alla produzione del classico iPad seguano una logica di massimizzazione dei profitti per il neonato della linea.
La prova di quanto detto potrebbe provenire dalle stesse fonti giapponesi, che fanno riferimento a un generico calo stagionale dettato dalla concorrenza proprio del nuovo iPad Mini. Ma potrebbe esservi anche altro alla base delle scelte strategiche congiunte di Apple e Sharp.
Effettivamente le analisi pubblicate a dicembre da NPD Display Search sembrerebbero confermare un predominio di iPad Mini sul modello originario della linea dei tablet targati Mela, sulla base di un effetto traino dovuto dalla novità. Tuttavia, il classico iPad potrebbe soffrire lo scotto di una manovra di Cupertino poco gradita dall’utenza.
Il quarto iPad, presentato lo scorso autunno proprio in concomitanza con iPad Mini, è stato lanciato a poco meno di sei mesi dalla terza versione, il cosiddetto “nuovo iPad”. Sul Web le proteste sono state molto accese, i consumatori si sono sentiti traditi e pare via sia stata una sorta di boicottaggio implicito e silenzioso per il neonato modello. Non solo non vi è stato tempo per un adeguato ricambio – i clienti del terzo iPad non hanno di certo provveduto al cambio del device e quelli delle versioni precedenti hanno approfittato delle terza versione, proposta sul mercato con invitanti sconti – ma nemmeno vi è stata l’introduzione di feature che ne giustificassero l’acquisto. Certo, il quarto iPad può pregiarsi di un processore più potente, di ottiche migliorate e del connettore Lightning, ma nulla che davvero modifichi l’esperienza d’uso dell’utente rispetto alla precedente versione. Insomma, iPad 4 non è così innovativo tanto da giustificarne gli scaffali vuoti per troppa domanda.
Nel frattempo, gli occhi del pubblico sono già puntati sul futuro iPad 5, che pare sarà ultraleggero e super sottile, così come mai un tablet si è visto. Chissà che questa quinta edizione non riesca a ristabilire l’equilibrio di vendita tra la tavoletta da 9,7 pollici e quella da 7,9.