Siri, l’assistente vocale intelligente di Apple, sarebbe potuta diventare una feature di punta del mondo Android. È quanto rivela un articolo dell’Huffington Post, che spiega come la più chiacchierata voce robotica dei nostri tempi fosse stata adocchiata da Verizon in tempi non sospetti.
Secondo quanto riportato dalla giornalista Bianca Bosker, Siri è da anni una feature molto corteggiata nel mondo della telefonia. Pare che nel 2009, mesi prima dell’acquisizione della startup da parte di Apple, Verizon abbia stretto degli accordi di distribuzione per far approdare l’acclamato sistema sulla piattaforma Android. E sembra mancasse davvero poco alla messa in vendita, finché Apple non si è decisa a scendere in campo.
Non sarà mai dato sapere se la Mela abbia effettuato questa acquisizione per casualità e interesse nel prodotto o per mettere i bastoni nelle ruote all’acerrimo rivale del robottino verde, ma sembra abbastanza ovvio sottolineare come questa seconda ipotesi risulti improbabile. Siri, infatti, non sarebbe mai diventata una feature ufficiale di Google – considerato come Google stessa già ai tempi fosse al lavoro sui suoi sistemi di ricerca vocale – ma solo una funzione dedicata ad alcuni smartphone dell’operatore poc’anzi citato.
Tali smartphone si sarebbero dovuti affacciare al mercato nella seconda parte del 2010, ma nell’aprile dello stesso anno la società è stata acquistata da Apple ed è diventata parte integrante del team di Cupertino. Siri non apparirà sugli iPhone 4S prima del tardo 2011, ma la stessa acquisizione ha fatto sì che qualsiasi accordo pregresso con Verizon andasse in fumo.
Da allora il percorso si è modificato ed ampliato, con lo sbarco dell’assistente robotica anche sugli iPod Touch e gli iPad, ma non si può dire che il mondo Android sia rimasto con le mani in mano. Samsung ha risposto ad Apple introducendo S Voice sui suoi device, Google ha reso il riconoscimento vocale integrato in Jelly Bean davvero potente e non sono mancate le proposte di società terze, come quella Evi mostratasi timidamente nel settore lo scorso anno. Ma sarebbe stato comunque interessante vagliarne lo scenario a parte invertite, con Siri su Android e Apple alla rincorsa.