La International Telecommunication Union (ITU) ha approvato lo standard video che prenderà il posto dell’attuale H.264. Noto finora come High Efficiency Video Coding (HEVC), il nome ufficiale del nuovo formato è H.265. La principale caratteristica di H.265 è la capacità di riprodurre video in alta definizione con un consumo di banda dimezzato rispetto ad H.264. Lo standard permetterà di portare il video 4K sulle future rete a banda larga e di trasmettere in streaming video HD anche sulle reti mobile.
Il formato H.264 è diventato in pochi anni lo standard video più utilizzato in assoluto. È infatti supportato da numerosi dispositivi, dai lettori Blu-ray ai tablet, oltre che dai provider televisivi per le trasmissioni in alta definizione. L’80% dei video presenti su Internet è basato sul codec H.264.
Il nuovo formato H.265 rappresenta la soluzione migliore per la distribuzione dei video sulle attuali reti con larghezza di banda limitata. Sofisticati algoritmi di compressione permettono infatti di trasmettere in streaming video full HD a 1080p con un bitrate inferiore del 50% rispetto al formato H.264.
Nei paesi più avanzati dal punto di vista delle infrastrutture di telecomunicazioni, ovvero dove esiste una vera connettività broadband, H.265 consentirà ai provider di offrire video con risoluzione 4K (3840×2160 pixel) e un bitrate tra 20 e 30 Mbps. L’approvazione del nuovo formato non implica automaticamente la disponibilità immediata di video in H.265. Entro la fine dell’anno verranno rilasciati i primi encoder software, mentre per la diffusione di massa bisognerà aspettare almeno 12-18 mesi, quando arriveranno sul mercato nuovi dispositivi dotati di chip per l’accelerazione hardware H.265.
Aziende come Broadcom, Cyberlink, Ericsson, Fraunhofer e Mitsubishi hanno già mostrato varie implementazioni dello standard. Al recente CES 2013, Samsung ha annunciato una TV al plasma (serie F8500) in grado di decodificare il video H.265.