A leggere i commenti, sembra di essere tornati ai tempi d’oro dell’idiosincrasia tra Windows e Mac, quando certi utenti parevano pronti a ricorrere alle mani pur di difendere la loro piattaforma preferita. E, a ben vedere, se non vi fossero oggi un monitor e una tastiera di separazione, forse agli schiaffi si sarebbe già arrivati. È quanto sta accadendo nelle ultime ore sul Web a seguito di un articolo del nuovo editor in chief di ReadWrite, il quale ha acceso un’incontenibile polemica tra gli utenti dei mondi iOS e Android.
Dan Lyons, giornalista da decenni dedito alla tecnologia e nuova testa di serie di ReadWrite, ha voluto inaugurare la sua nuova collaborazione con un piccato intervento sugli utenti Apple, non ricomprendoli propriamente di complimenti. A controbattere ci pensa Dan Mitchell di CNN Money, convinto che gli strali del collega siano in realtà un tentativo di accendere i riflettori sulla testata, forse alimentando una sterile diatriba sul mondo mobile. E sui social network scoppia la guerra, con le fazioni melofile e androidiane pronte ad attacchi reciproci senza esclusione di colpi. Così scrive Lyons:
«Apple e le sue cheerleader statunitensi non criticano solamente i telefoni Android. Criticano anche gli utenti Android, dipingendoli come persone di ceto basso, poco istruite, povere e troppo prive di “gusto” (una delle parole preferite dei fanboy Apple) per poter pagare un prodotto Apple anziché accontentarsi di un’imitazione a basso prezzo».
Secondo l’editor, in un’intervento più ampio in cui tenta di spiegare perché gli americani siano ultimamente così legati alla Mela, gli utenti di iOS si sentirebbero superiori, si comporterebbero in modo snob verso la concorrenza. E come controprova alla sua teoria pubblica alcuni commenti – scelti però senza alcun criterio e quindi statisticamente per nulla rappresentativi – tratti da una discussione fra androidiani e melauser apparsa recentemente su Gizmodo.
CNN Money, però, non ci sta e ribatte alla nuova penna di ReadWrite: ogni utente cercherà di difendere la propria piattaforma preferita e, non ultimo, fra gli utenti Android scagli la prima pietra chi non ha mai peccato. Anche dalle parti del robottino verde, infatti, si è soliti giudicare gli utenti della controparte in modo tranchant, segno di come si tratti di un cattivo gusto diffuso e decisamente ubiquitario per il Web.
«Lyon è conosciuto per essere un’affidabile castigatore Apple. Per provare le sue argomentazioni, ha passato al setaccio Internet per scovare blogger e tweet contenenti dichiarazioni stupide e insultanti sugli utenti Android. Naturalmente, navigando in Rete si trovano persone che dicono cose stupide e insultanti praticamente su tutto. Ma quasi tutti i suoi esempi provengono da utenti casuali su Twitter o da blogger di cui la maggior parte delle persone non ha mai sentito parlare. Alcuni di questi si sono riferiti ad Android con la parola “ghetto”, che per Lyon sarebbe l’esplicita ragione per cui Apple è prima sul mercato US».
Mitchell sottolinea come anche gli utenti Apple siano vittime quotidiane di insulti e critiche illegittime da parte degli utenti Android, soprattutto quando vengono accusati di essere degli “ignoranti fanboy”, colpevoli di essere dei ricchi sperperatori di denaro senza scrupoli:
«I clienti Apple sono spesso identificati come “fanboy” – e Lyon così li chiama, per ben tre volte. Ma la gran parte dei fan Apple sono tutt’altro che degli illusi dogmatici: riconoscono i problemi e le scocciature connesse ai prodotti Apple, ma hanno compiuto la razionale scelta – considerato come tutti i prodotti tecnologici presentino problemi – di gestire quelle di Apple anziché di altri concorrenti con cui non hanno familiarità. La maggior parte dei clienti Apple non sono dei “fanboy” (o delle “fangirl” – si noti quanto maschilisti siano questi argomenti nerd tecnoculturali). I “fanboy” non sono altro che un piccolo segmento della popolazione dei consumatori Apple. E ottengono fin troppa attenzione».
Insomma, la lotta fra le due fazioni è più accesa che mai, sebbene non sembri emergere un vincitore. Utenti Android e utenti iOS sembrano macchiarsi delle stesse colpe e pregiarsi degli stessi meriti, segno di come certe contrapposizioni siano forse inutili. D’altronde, ogni utilizzatore sceglie la piattaforma che ritiene migliore per i propri usi, andare a criticare gli usi che ne fanno gli altri appare quantomeno infantile. Ma una rilevazione indiretta si può certo trarre: con l’animo da hooligan con cui si difende i sistemi operativi mobile, pare evidente che sia Android che iOS soddisfino pienamente i loro utilizzatori.