Tra i festeggiamenti per i Baltimore Ravens e l’entusiasmo per l’esibizione di Beyoncé, c’è stato spazio anche per Apple nel corso del Super Bowl di questa notte. L’evento sportivo e televisivo che tiene milioni di statunitensi incollati alla poltrona, ha visto infatti il lancio delle short url per App Store, il negozio di applicazioni di Cupertino.
C’è sempre molta attesa per il Super Bowl, la sfida di football più attesa del Pianeta. E non solo per lo sport in sé, ma anche per la capacità con cui gli USA riescono a catalizzare l’attenzione di un pubblico differenziato. Oltre ai tifosi, infatti, si stringe l’occhiolino a giovani e donne grazie all’intervento di cantanti di grido e per i mitici spot di metà tempo, dei veri e propri concentrati di cinematografia in piccolo. Apple quest’anno non ha partecipato con uno spot ufficiale – lontani sono i tempi dell’iconico 1984 – ma la presenza della Mela si è comunque fatta sentire.
La scorsa settimana Apple ha annunciato agli sviluppatori una nuova feature di App Store: la possibilità di una short url per condividere e pubblicizzare le app in modo rapido e indolore. E l’indirizzo ha fatto subito capolino nel video promozionale di Star Trek Into Darkness, prossima produzione della saga, per convincere gli spettatori a scaricare l’app ufficiale della pellicola.
Le nuove url brevi per AppStore – con sintassi appstore.com/NomeApp – si propongono come alternativa comoda al precedente indirizzo iTunes, lungo e poco immediato per l’utente finale. Nel link non sono ammessi punti, virgole o simboli non standard, mentre è prevista una simile funzione anche per Mac App Store, con sintassi appstore.com/Mac/NomeApp.
Con questo nuovo sistema di indicizzazione, Apple rincorre la concorrenza di Android e del Google Play, che già da tempo con Short Links fornisce url abbreviate per le app del negozio virtuale del robottino verde. La riduzione degli indirizzi è ormai una consuetudine consolidata del Web – si pensi a servizi come bit.ly – e gli effetti sugli utenti sono immediati: riconoscendo un portale o un servizio dal nome, e ricordandone a memoria l’indirizzo, pare che vi sia un aumento di traffico per i siti coinvolti. Inoltre, il sistema ben si presta a social network come Twitter, con la sua limitazione a 140 caratteri. Certo, “appstore.com/nomeapp” non è forse la più breve delle url, ma di certo aiuterà i clienti targati Mela a trovar il software preferito in modo rapido e indolore.