Apple potrebbe essere pronta a salire sul vagone dei display OLED. Lo rivelerebbe una recente assunzione fatta dall’azienda di Cupertino, passata abbastanza in sordina sulla stampa, di un ex dirigente della divisione OLED di LG: Jeung Jil Lee. La Mela rischia così di mettersi in diretta concorrenza con il suo rivale di sempre, Samsung, leader nella distribuzione mondiale di device con schermi OLED e AMOLED.
Perché Apple, tuttavia, dovrebbe essere interessata a questa tecnologica, considerato il recentissimo e proficuo matrimonio con l’IGZO di Sharp? I sistemi OLED sono da sempre conosciuti per la loro estrema versatilità: sono leggeri, flessibili e quindi adattabili a dispositivi di ogni forma. Per non parlare, poi, dell’ottima riproduzione del colore di cui sono capaci e del loro nero puro, sebbene tendano comunque a ipersaturare alcune tonalità. Per contro, però, gli OLED sono genericamente più costosi dei display LCD e meno duraturi nel tempo, perché i loro blu tendono a diminuire di intensità già dopo soli cinque anni di utilizzo.
Almeno sulla carta, il passaggio agli OLED sarebbe un vero e proprio svantaggio per Apple, perché gli schermi a retroilluminazione LED e le soluzioni IGZO comunque garantiscono versatilità e ottima resa del colore pur risultando meno costosi. Se non fosse per l’infinita serie di brevetti a tecnologia OLED che Cupertino ha già messo al sicuro nel suo portfolio.
Dai touchscreen a scomparsa per dei futuristici MacBook Pro alla tanto chiacchierata iTV, passando per gli iPhone dalla superficie arrotondata: sono molti i campi d’applicazione della tecnologia OLED su cui Apple avrebbe posato gli occhi. O sarebbe meglio le grinfie, considerato come i rivali LG e Samsung si siano già messi sulla difensiva e pare non vogliano contrattare la vendita di pannelli alla mela morsicata.
Difficile, tuttavia, che OLED trovi immediata applicazione in Apple. Di certo la tecnologia non la si vedrà sui futuri iPhone 5S e iPhone 6, dove i pannelli IGZO sono già stati confermati, e probabilmente nemmeno sugli ipotetici iPhone 7 e successivi. Pare che Apple ne voglia elaborare delle modalità semi-proprietarie, da utilizzare per prodotti di piccola taglia. Sarà forse il caso di un iWatch?