Nella tarda serata di ieri, fuso italiano, Apple ha rilasciato un comunicato per rispondere all’azione legale intrapresa nel pomeriggio da uno dei suoi azionisti più importanti, Greenlight Capital. E rassicura tutti gli investitori: la società di Cupertino sta vagliando come ridistribuire la propria liquidità senza intaccare l’emissione di titoli privilegiati.
Il tutto è cominciato quando David Einhorn, esperto di fondi hedge a capo di Greenlight Capital, ha accusato la Mela di portare avanti “politiche da depressione” con la sua proposta di eliminare l’emissione di titoli privilegiati. Invitando tutti gli azionisti a votare contro una simile possibilità, Einhorn si è opposto a una decisione che avrebbe potuto limitare la distribuzione dei dividendi, per una società che non sembra premiare i suoi investitori nonostante i suoi 137 miliardi di liquidità.
Tramite un comunicato pubblicato sul sito ufficiale, Apple ha fatto sapere di essere in disaccordo con l’interpretazione che Einhorn ha fatto della Proposal 2, quella oggetto della querelle, spiegando come l’azienda abbia tutto l’interesse nel ridistribuire i suoi dividendi. A quanto pare, la Mela non avrebbe ancora deciso come investire la sua ingente liquidità, ma l’esclusione di una ricompensa agli investitori sarebbe del tutto fuori questione.
«Al contrario delle dichiarazioni di Greenlight, l’attuazione della Proposal 2 non impedirà l’emissione di azioni privilegiate. Attualmente, gli articoli di incorporazione di Apple garantiscono il rilascio di azioni privilegiate “in bianco” da parte del Consiglio di Amministrazione, senza il consenso degli investitori […] Abbiamo annunciato un piano di ritorno agli investitori di 45 miliardi nei prossimi tre anni. Entro la prossima settimana, avremo raggiunto i 10 miliardi di quel piano.»
Ma cosa sono le azioni privilegiate e perché sono così importanti per Greenlight Capital? Senza pretesa di esaustività, per titoli privilegiati si intendono delle particolari categorie di azioni che garantiscono certi diritti all’investitore, come il diritto a una quota dell’utile, la cumulabilità dei dividendi o il recupero di quelli passati precedentemente non distribuiti. Secondo Greenlight, agire sulle privilegiate significherebbe sfavorire gli investitori con una politica che non premia i loro sforzi, lasciando l’intera liquidità nelle mani dell’azienda. Secondo Apple, invece, la Proposal 2 non vuole bloccare l’emissione di questi titoli, bensì consentire agli investitori di decidere quando ricorrervi o meno, scelta questa ad appannaggio esclusivo del consiglio d’amministrazione. Le accuse di Greenlight hanno sollevato un certo polverone in ambito finanziario ed è forse per questo che Apple, dove un periodo in borsa ultimamente non molto propizio, ha deciso di rilasciare un comunicato al pubblico.