Continua senza sosta la rincorsa ai rumor sul futuro del melafonino, ormai previsto in fin troppe versioni. C’è chi sostiene Apple sia pronta a lanciare tre modelli, chi invece vede in un iPhone Math il successore dell’attuale iPhone 5, chi infine sostiene la Mela possa decidere di unificare lo smartphone con iPad. Tutte indiscrezioni che sembrano trovare poco fondamento sul Web, tuttavia oggi BrightWire sembra rinforzare uno di tutti questi rumor.
Stando alle informazioni rilevate dal portale cinese Laoyaoba, BrightWire annuncia il possibile lancio di due terminali targati Mela, un iPhone 5S e un iPhone 6. Fin qui nulla di strano, è da giorni che si susseguono sul Web indiscrezioni in questo senso. La vera novità, tuttavia, sarebbe uno schermo a ben 5 pollici per il più grande dei melafonini mai creato.
Si è parlato a lungo di un iPhone Math, un misterioso device a 4,8 pollici che Apple avrebbe intenzione di lanciare sul mercato per inserirsi a pieno titolo nel settore dei phablet, gli ibridi tra tablet e smartphone. In realtà, il prodotto finale potrebbe essere addirittura più grande – ben 5 pollici – per battere la concorrenza top di gamma di rivali agguerriti come Samsung.
Il predestinato a questa evoluzione in diagonale dello schermo sarà iPhone 6, un device completamente rivoluzionato sia a livello di design che di estetica. Nonostante il grande display, infatti, le fonti asiatiche parlano di un prodotto leggerissimo e dalla sottigliezza imbattibile sul mercato. iPhone 5S, invece, vedrà solo degli aggiornamenti hardware rispetto all’odierno iPhone 5, mantenendone in toto il design. Si parla di nuovi processori, di una RAM elevata e di rinnovate ottiche, ma nessun dettaglio specifico è giunto dall’oriente.
Sembra però confermata la previsione di Marco Arment, creatore di Instapaper, sulla possibile risoluzione di iPhone 6. Apple potrebbe optare per 640 x 1136 pixel, a una densità di 264 punti per pollice. Una lieve diminuzione rispetto al normale Display Retina di iPhone 5, ma una strategia del tutto corretta per evitare di frammentare troppo il mondo di App Store. Con questa risoluzione, infatti, verrebbero mantenute le proporzioni per le applicazioni già in distribuzione nel negozio virtuale di Cupertino, evitando così la fatica agli sviluppatori di dover riadattare e rielaborare il software.