Tutti sono d’accordo che quello fra social network e commercio elettronico è un matrimonio che si deve fare. Quando e come, è più complicato stabilirlo, ma certamente Twitter e American Express si sono appena fidanzati. La notizia interessa molto il mercato americano, ma con ogni probabilità la strategia arriverà anche nel vecchio continente in un batter d’occhio: consentire facilitazioni ai possessori di carte di credito e a chi ha account social – in gran parte sovrapponibili – ponendo le basi per un marketing globale.
American Express ha intrapreso questa strada l’anno scorso, quando ha ideato coupon elettronici per acquistare prodotti scaricabili collegando il numero di carta con l’account Twitter. Ora si farà un passo ulteriore, permettendo a chi utilizzerà il proprio numero di carta di credito per connettersi a Twitter di acquistare direttamente online una serie di prodotti (come il Kindle, o i gioielli di Donna Karan, ma le partnership si aggiungono di giorno in giorno) con uno sconto speciale. Basterà un semplice hashtag, che diventerà il simbolo di una transazione.
Il sistema è decisamente nuovo: il titolare della carta sincronizza i suoi dati con l’account su Twitter, mentre la società rilascia alcuni hashtag speciali collegati a dei prodotti. Twittando con l’hashtag indicato, l’utente acquista il prodotto, con la AmEx che manderà un tweet di conferma per l’avvenuta transazione.
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Ovviamente, American Express guadagna il maggior flusso garantito dal social, mentre Twitter prenderà una fetta degli introiti derivanti dalle vendite, diversificando le entrate – e si sa quanto il Web abbia bisogno di non puntare solo sulla pubblicità – e trasformando la sua piattaforma in un sonante registratore di cassa da milioni di scontrini. Superando, tra l’altro, il problema di questo genere di siti e applicazioni, che difficilmente possono dimostrare agli inserzionisti che relazione sussista tra un click e un acquisto.
La famosa carta di credito, peraltro, ha già mostrato di non volersi affatto limitare al microblogging. Questo tipo di partnership è in pieno corso con Facebook, Foursquare e anche la Xbox della Microsoft, dove però al momento si parla di sconti. Joel Lunenfeld, vice presidente e stretto collaboratore di Dick Costolo per le strategie globali, è convinto sia la strada giusta e sembra sia soprattutto lui a spingere per l’e-commerce sul sito dei 140 caratteri, che passa dalle promozioni all’acquisto vero di prodotti sul social.
Tutto sta a vedere se avrà successo questo tipo di comportamento di acquisto completamente nuovo e che scomoda forse qualche timore per l’utente online. Comprare qualcosa con un hashtag, del resto, è una cosa incredibilmente semplice che il mercato dovrà imparare a conoscere e giudicare.