Mac Pro ha già detto addio al mercato europeo, nonostante la sua dipartita ufficiale sia prevista per il primo marzo. Apple ha deciso di rimuovere il suo desktop professionale dagli Store online, per evitare che l’acquisto odierno porti a una consegna oltre il 28 febbraio. Quando il computer tornerà sul territorio del Vecchio Continente non è però dato sapere.
Forse non tutti ne sono a conoscenza, ma qualche settimana fa la Mela ha annunciato il ritiro di Mac Pro dall’Europa a partire dal prossimo primo marzo. La motivazione? Il device non sarebbe compatibile con la revisione della normativa IEC 60950-1 in fatto di sicurezza energetica, che entrerà in vigore proprio dal prossimo mese. Così Cupertino non potrà vendere il suo desktop professionale ai consumatori europei, se non modificando la macchina con un nuovo upgrade.
Non è mai stato ben chiarito perché Mac Pro non soddisfi i requisiti della normativa: sul Web si sono avvicendate diverse ipotesi, tuttavia nessuna di queste è stata confermata dal colosso dell’informatica. Secondo alcuni, si tratterebbe di un problema connesso all’alimentatore interno, per altri invece della mancanza di alcune speciali griglie sulle ventole. Le vere ragioni probabilmente non le si sapranno mai, fatto sta che Apple è già passata all’azione.
La società aveva già lasciato intendere di non voler accettare ordini oltre il 18 febbraio e così è stato: su tutti gli store europei Mac Pro è scomparso, per l’infelicità di chi avrebbe tanto voluto accaparrarsi uno degli ultimi esemplari. Rimane solo la pagina promozionale sul sito ufficiale, con i collegamenti all’acquisto del tutto disattivati. La scelta della Mela di anticipare l’eliminazione del modello risente ovviamente dei tempi di consegna: un ordine fatto dopo il 18 febbraio, infatti, rischia di non arrivare a destinazione prima dell’entrata in vigore della normativa.
Secondo indiscrezioni non confermate, pare che Cupertino sia comunque intenzionata a lanciare una versione di Mac Pro rivista a breve, forse già a ridosso con la primavera, per non deludere i tanti professionisti europei, il vero target del dispositivo. Chi fosse già in possesso di un esemplare, in particolare la versione lievemente aggiornata lanciata la scorsa estate, non ha però nulla di cui temere. Sembra che il desktop non ponga alcun rischio effettivo per l’utilizzatore, la mancata compliance con le leggi europee riguarderebbe fattori secondari e di piccola entità.