Nell’universo incredibile dei nuovi smartphone e delle loro fantasmagoriche applicazioni al Mobile World Congress, è una startup italiana ad essersi aggiudicata la palma di migliore. Atooma, ha sbaragliato la concorrenza di 1.400 colleghi e i quattro ragazzi romani che l’hanno inventata sono da qualche ora gli ideatori della migliore applicazione mobile del mondo. Il segreto? La personalizzazione del cellulare anche per i non esperti.
L’idea del toolkit non è nuova in questo settore, anche se è stato rivoluzionato dagli store e quindi dal rapporto con Google o Apple. Generalmente questi strumenti sono per nerd con più di una infarinatura di linguaggi di programmazione. In questo caso, invece, la tesi di laurea di Francesca Romano, CEO di Atooma (gli altri sono Gioia Pistola, Andrea Meriggioli e Fabrizio Cialdea) è stata la base per un lungo lavoro del gruppo verso la creazione di uno strumento più facile e commercializzabile.
#atooma developed by @Atooma_Team has won the Mobile Premiere Awards 2013. Congratulations, innovative and useful app! #mpa2013
— The Artee Project (@thearteeproject) February 25, 2013
La startup school di Mind The Bridge continua a produrre casi di successo, come capitato anche con Mangatar. È stata Mind The Seed, un venture capital con base in California ma che guarda all’Italia, ad aiutare gli startupper – dopo una fase nell’incubatore EnLabs – a trovare la forma e i finanziamenti giusti per sviluppare l’applicazione, disponibile al momento per Android e già parecchio scaricata.
Atooma permette di arricchire di funzionalità il cellulare con mini applicazioni senza doverlo programmare. Piccole soluzioni, sofisticate, senza problemi, come l’uso di sms-controller, oppure una integrazione davvero efficace con servizi di storage come DropBox e Drive.
La vittoria a Barcellona ora darà certamente lustro al progetto e nuove prospettive facili da intuire: la versione per Apple – che però richiede più tempo essendo un sistema più chiuso – e nuove funzioni di interazione del cellulare (il punto forte di Atooma) con altri device e oggetti. Ad esempio la casa e l’automobile.