Nel fine settimana sono comparse in Rete alcune indiscrezioni relative a una piattaforma per lo streaming musicale firmata bigG, complementare al servizio Google Play Music lanciato a novembre in Italia e studiata per far concorrenza a realtà come Spotify o Pandora. Ne ha parlato il Financial Times, senza però fornire indicazioni precise sulle tempistiche necessarie per assistere all’esordio. Bloomberg oggi riporta alla luce la questione citando le dichiarazione di alcune fonti, rimaste anonime ma ritenute molto attendibili.
A questo pare sono confermate le trattative fra il gruppo di Mountain View e le major, al fine di ottenere le licenze necessarie per la trasmissione dei brani. Si parla del terzo trimestre (Q3 2013) come periodo scelto per il debutto, ovvero il lasso di tempo compreso tra luglio e settembre. Nel faccia a faccia tra Google e l’industria discografica si starebbe discutendo anche il rinnovo dell’accordo per quanto riguarda la pubblicazione dei video generati dagli utenti su YouTube con colonne sonore protette da copyright.
Va precisato che già oggi Google Play Music offre lo streaming delle canzoni e degli album collegati all’account degli utenti, acquistati sullo store oppure caricati mediante il software Music Manager. La novità dovrebbe dunque riguardare la riproduzione dei brani non ancora posseduti, proprio come accade nel caso di Spotify. È possibile che bigG scelga di proporre due formule per l’accesso al servizio: una completamente gratuita e finanziata dalle inserzioni pubblicitarie e l’altra che prevede la sottoscrizione di un abbonamento a pagamento, ma priva di qualsiasi interruzione.