«Grazie per il vostro amore e il vostro sostegno. Possiate sperimentare sempre la gioia di mettere Cristo al centro della vostra vita». Queste sono le ultime parole, scritte in nove lingue, di Benedetto XVI tramite il suo account @Pontifex (temporaneamente sospeso). Una esperienza, quella del pontefice con il social network, durata 86 giorni per complessivi 39 tweet.
La notizia dello sbarco di Joseph Ratzinger su Twitter aveva destato molto clamore. I numeri importanti dell’account avevano fatto capire che si trattava di una buona intuizione: 350 mila follower della versione italiana, più di un milione e mezzo per quella internazionale in lingua inglese. E una curiosità: 25.571 seguaci dell’account in latino (la lingua con la quale ha comunicato le sue dimissioni).
Eppure questo clamore non era niente rispetto a quello che sarebbe accaduto col nuovo anno. La decisione di dimettersi ha sconvolto una pratica consolidata da secoli. Poco fa i pellegrini arrivati a San Pietro hanno assistito a un evento unico nella storia: il pontefice ha lasciato la basilica in elicottero per non farvi più ritorno come Papa se non dopo il conclave. Dopo le 20 decradanno le sue qualità e sarà definito “Papa emerito”.
Sul «pellegrino all’ultima tappa» – come si è definito lui stesso oggi – molto si sta discutendo, com’è immaginabile anche e soprattutto su Twitter, social dell’istante, dove l’hashtag principale è #Papa, ma in questo momento il trend topic è Castelgandolfo: luogo di ritiro di Ratzinger nella fase vacante.
Vacante come d’altra parte anche l’account: @Pontifex, infatti, non sarà cancellato, dato che è frutto di un lungo lavoro della Santa sede con il social network e ha un nome generico. Quindi, anche se nessuno conosce il nome del prossimo vescovo di Roma, sappiamo che l’account resterà il medesimo.