L’acquisizione di Motorola Mobility da parte di Google, che è costata al motore di ricerca ben 12,5 miliardi di dollari, ancora fatica a dare i suoi frutti, almeno in termini di dispositivi. Negli ultimi mesi si è parlato del possibile esordio di un ipotetico X Phone, ovvero uno smartphone dalle caratteristiche e funzionalità rivoluzionarie, capace di far compiere al settore un vero e proprio passo in avanti. Secondo Patrick Pichette, Senior Vice President e CFO del motore di ricerca, questo non avverrà a breve.
Nel suo intervento sul palco della Morgan Stanley Technology Conference, il direttore finanziario di bigG spiega perché l’aver inglobato il team di Motorola non ha ancora portato alla nascita di un device capace di sbaragliare la concorrenza. La motivazione risiede negli accordi stretti in precedenza dal produttore dell’Illinois con gli operatori di telefonia, da rispettare fino alla scadenza.
Abbiamo ereditato un programma della durata di 18 mesi, che al momento stiamo portando avanti, pensando al tempo stesso alla prossima ondata di prodotti e innovazioni. Dobbiamo per forza di cose passare da questi step per completare la transizione, di certo non semplice.
In altre parole, con l’acquisizione Google si è presa carico la responsabilità di rispettare anche gli accordi già firmati da Motorola con gli operatori mobile, che di recente hanno portato alla commercializzazione di telefoni come Droid RAZR Maxx HD e Droid RAZR M, capaci di ottenere buoni feedback da parte di utenti e critica ma ben lontani dalle aspettative di chi vuol vedere le due realtà dar vita a uno smartphone top di gamma. Nell’occasione Pichette ha anche smentito le voci che vorrebbero bigG preoccupata del dominio Samsung in ambito Android, proprio a pochi giorni di distanza dalla presentazione del tanto atteso Galaxy S4.