Microsoft Office 365, aggiornamenti ogni 3 mesi

Microsoft rilascerà quattro update all'anno con nuove funzionalità e bug fix, mentre cambiamenti più profondi verranno effettuati ogni tre anni.
Microsoft Office 365, aggiornamenti ogni 3 mesi
Microsoft rilascerà quattro update all'anno con nuove funzionalità e bug fix, mentre cambiamenti più profondi verranno effettuati ogni tre anni.

Uno dei vantaggi per gli utenti che scelgono un abbonamento ad Office 365 (oltre al prezzo inferiore se la suite viene usata su più dispositivi) è rappresentato dagli aggiornamenti frequenti delle applicazioni e dei servizi collegati. Kurt DelBene, Presidente della divisione Office, ha chiarito che questi update verranno rilasciati ogni tre mesi, quindi quattro volte all’anno. DelBene non promette la stessa cadenza per la versione standalone, ovvero Office 2013, anche se teoricamente possibile.

Durante una sessione Q&A con gli investitori (la trascrizione completa è disponibile su SkyDrive), il dirigente Microsoft ha spiegato che è stato già implementato un meccanismo con il quale tutte le versioni di Office 365 verranno aggiornate su base trimestrale. Per attuare questa politica di update è sufficiente aggiungere le funzionalità alle immagini presenti sui server e inviare agli abbonati solo le differenze rispetto alle immagini precedenti.

DelBene ha specificato che potrebbe essere utilizzata una “cadenza major-minor“. Gli update minor introdurranno poche novità e saranno più frequenti (quattro in un anno), mentre con gli update major verranno apportati cambiamenti più profondi alla suite e ai servizi. Ciò significa che una versione completamente nuova di Office non dovrebbe arrivare prima del 2016.

Per quanto riguarda, invece, la frequenza degli aggiornamenti minori, si potrebbe ipotizzare un approccio “ciclico”, ovvero update per singole applicazioni (Word nel primo trimestre, Excel nel secondo e cosi via). Gli utenti consumer apprezzeranno sicuramente questo release cycle più veloce, mentre le aziende potrebbero incontrare problemi. Microsoft quindi non dovrebbe obbligarle ad installare gli aggiornamenti, lasciando loro la possibilità di testare le nuove feature per verificare la compatibilità mediante i tool di gestione, come Windows Server Update Services.

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