In Giappone si verificano circa 5.000 terremoti ogni anno, di intensità variabile, oltre a eventi come il disastroso tsunami che nel marzo 2011 ha colpito la costa provocando oltre 15.000 vittime, migliaia di dispersi e devastazioni in tutta l’area colpita, comprese le centrali nucleari di Fukushima. Uno dei mezzi per far fronte a emergenze di questo tipo è rappresentato dall’informazione e il Web può ormai raggiungere le persone in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo, grazie a dispositivi come smartphone e tablet. Per questo motivo, Google Public Alerts fa oggi il suo debutto nel paese del Sol Levante.
Come spiegato da bigG sul proprio blog ufficiale, si tratta dello stesso servizio già sperimentato lo scorso anno negli Stati Uniti. Il suo funzionamento è semplice: nel caso di emergenze, quando gli utenti effettuano una qualsiasi ricerca online su Google, accedono al servizio Google Maps, oppure utilizzano l’assistente Google Now installato sui dispositivi Android, trovano in evidenza un messaggio di allerta, con la possibilità di consultare informazioni aggiuntive sul sisma in corso, sulle zone interessate ed eventualmente su come far fronte alla situazione. I dati sono forniti dalla Japan Meteorological Agency.
Ecco un esempio: se un utente ha in programma un viaggio verso Tokyo (dato estrapolato da Calendar) proprio nel momento in cui è prevista un’allerta tsunami, l’interfaccia di Google Now mostra una scheda con informazioni dettagliate sui rischi e le istruzioni per un’eventuale evacuazione. Per il momento il gruppo di Mountain View ha stretto accordi con i rappresentanti di 14 prefetture per assicurare la massima copertura di questa nuova funzionalità in Giappone. Public Alerts debutterà prossimamente in altri paesi, così da fornire un sostegno almeno a livello informativo per le popolazioni interessate da emergenze di qualsiasi tipo.