A poche ora dal lancio del tanto atteso Samsung Galaxy S4, Phil Schiller torna a parlare del mondo Android. Questa volta non ricorre però alle pagine di Twitter, bensì a delle specifiche considerazioni rilasciate in esclusiva per il The Wall Street Journal. E il pensiero sul robottino verde, come lecito attendersi, è tutto fuorché edificante.
Sebbene Android veda oggi una distribuzione maggiore rispetto a iOS, il sistema operativo di Google non sarebbe in grado di competere con la proposta di Apple. Android rappresenterebbe poco più che un feature phone, un universo confusionario non sempre a portata d’utente. Il riferimento è ovviamente alla grande frammentazione di cui il robottino verde soffre.
Secondo uno studio di mercato condotto dalla stessa Apple sugli switcher, ovvero gli utenti che decidono di passare da iOS ad Android e viceversa, il tasso di migrazione è di quattro volte più favorevole per la Mela. Questo significa che a un abbandono di iPhone corrispondono ben quattro rinunce al sistema operativo di Google. E la motivazione è semplice: per quanto cerchi di essere completo, malleabile, personalizzabile e versatile, Android pecca di estreme suddivisioni e di un’interfaccia non sempre user-friendly:
«Quando si toglie un device Android dalla scatola, bisogna aprire un minimo di nove account con venditori terzi per ottenere l’esperienza di default di iOS. […] Android è spesso offerto come sostituzione gratuita dei feature phone, ma l’esperienza non è buona come quella di iPhone.»
La problematica è certamente connessa alla variabilità che Android subisce da produttore a produttore, con le più incredibili personalizzazioni e l’impossibilità di utilizzare un sistema operativo univoco. Così due smartphone dalle stesse prestazioni, ma provenienti da aziende diverse, rischiano di veder installate versioni differenti del sistema operativo. E la frammentazione è troppo elevata – sono ben tre le versioni maggiori in circolazione, tra Ginger Bread, ICS e Jelly Bean – tanto da rendere stressante la vita non solo degli utenti, ma anche degli sviluppatori.
Questa sera Samsung svelerà il suo Galaxy S4, il rivale diretto di iPhone 5 e un device probabilmente dalle prestazioni super-elevate. Ma per quanto sia potente, sarà sempre il sistema operativo il suo principale limite. D’altro canto, però, Apple non può di certo adagiarsi sugli allori così come ha fatto nell’ultimo periodo: se non reagirà tempestivamente alle proposte del rivale coreano, il melafonino rischia di perdere davvero grandi fette di mercato.