Apple sente il peso della competizione e passa al contrattacco. È questo il primo pensiero che balena la mente analizzando il comportamento dell’azienda negli ultimi giorni: prima con il j’accuse di Phil Schiller contro l’universo Android e il Samsung Galaxy S4, ora con una particolare iniziativa online. Cupertino ha infatti pubblicato sul suo sito ufficiale la campagna Why iPhone, per spiegare perché il melafonino sia meglio delle altre proposte sul mercato.
«C’è iPhone. E poi c’è tutto il resto». È questo il motto che fa capolino sulle pagine targate mela morsicata, al momento disponibili soltanto in lingua inglese. Una lista di 12 punti che spiegano nel dettaglio perché l’utente abbia maggiore convenienza, sia economica che d’utilizzo, nel preferire il melafonino alla concorrenza. Un modo, forse, per rassicurare gli investitori sulla vitalità dell’azienda dopo un periodo di evidente stallo e per non far fuggire gli utenti sugli invitanti lidi del robottino verde. Ma quali sono i punti di questa supposta supremazia di iPhone 5? Eccoli nel dettaglio:
- Soddisfazione dei clienti: iPhone continua a essere lo smartphone più gradito dagli utenti, con tassi di costumer satisfaction raramente eguagliabili dai competitor. Un fatto certificato da 8 premi JD Power & Associates, punto di riferimento per gli standard dell’industria;
- Dettagli: iPhone 5 batte ogni concorrente in materia di design, sottigliezza e ingegneria in generale. I competitor, infatti, per raggiungere lo stesso spessore e lo stesso look di iPhone 5 sarebbero costretti a tagliare funzioni o a ridurre le performance;
- Retina Display: lo smartphone targato Mela può pregiarsi di uno schermo ad alta risoluzione, tanto che l’utente non è in grado di distinguerne i pixel a occhio nudo. Ma non è il solo sul mercato, a dire la verità, considerato come il Galaxy S4 possa godere di dpi addirittura maggiori;
- Autonomia: iPhone 5 ha raggiunto ottimi livelli di autonomia della batteria, senza però dover modificare il design del device per aggiungere altre unità energetiche. Il dispositivo è teoricamente in grado di raggiungere 8 ore di conversazione e navigazione e 10 durante l’utilizzo di file multimediali;
- Processore A6: Apple ha sviluppato uno dei processori ARM più potenti e meno avidi di risorse sulla piazza. Tutto questo è possibile grazie alla perfetta integrazione tra hardware e software, un’ottimizzazione che universi come Android faticano a trovare;
- Wireless e LTE: iPhone 5 è un device ultraveloce, grazie alla sua compatibilità con tutte le tipologie di rete wireless – 802.11n compreso – e l’integrazione di un chip LTE;
- Fotocamera: l’obiettivo fotografico di iPhone è il più popolare al mondo, almeno stando ai dati rilevati dal social network fotografico Flickr;
- App Store: nessun altro produttore può vantare un numero di applicazioni così elevato come App Store, il negozio virtuale di Cupertino. Sono oltre 800.000 le app disponibili, pensate per interminabili ore di svago, apprendimento, studio e chi più ne ha più ne metta;
- iOS 6: il sistema operativo mobile di Apple non avrebbe rivali sul mercato, perché solo la Mela punta all’ottimizzazione tra software e hardware, per l’esperienza mobile più proficua del pianeta;
- Siri: l’assistente vocale di Cupertino diventa di giorno in giorno più intelligente, tanto da riuscire a esaudire anche i desideri più complessi. E ora sale in automobile, aiutando il pilota con la funzione Eyes Free;
- iCloud: la nuvola di Cupertino svincola l’utente dalla necessità di un’archiviazione fisica dei file, potendo così ritrovare musica, immagini, documenti e quant’altro anche su nuovi dispositivi, laptop e desktop;
- Assistenza: Apple può pregiarsi di uno dei migliori servizi di assistenza di sempre, con liste d’attesa praticamente inesistenti, consegne rapide e un team di esperti dedicato a ogni esigenza.
Basteranno questi 12 punti a convincere l’utenza della bontà del melafonino? E, soprattutto, questa campagna riuscirà a rendere l’attesa per un nuovo smartphone Apple meno pesante, saziando così i sempre più famelici appetiti dei consumatori?