Dopo una lunga attesa sono finalmente giunti i giorni di Gears of War: Judgment. Il titolo debutterà questa settimana in tutto il mondo (sul territorio europeo venerdì 22 marzo), in esclusiva per Xbox 360, placando così la sete di novità dei milioni di appassionati della serie sparatutto. Oggi cade l’embargo imposto ai portali online per la pubblicazione delle recensioni ed ecco che è possibile dare uno sguardo alla qualità del lavoro svolto dalla software house Epic Games, che questa volta si è avvalsa della collaborazione del team People Can Fly.
In generale il giudizio è molto positivo. L’autorevole testata IGN assegna un punteggio pari a 9,2/10, mettendo in luce come le novità introdotte nel gameplay siano in grado di rivelarsi azzeccate aggiungendo un nuovo livello di sfida e divertimento all’ormai longeva battaglia tra il genere umano e le Locuste. Eccone un’estratto.
People Can Fly è esattamente ciò di cui aveva bisogno la serie. Lo sviluppatore di Bulletstorm apporta una massiccia dose di energia all’eccellente ma ormai fin troppo conosciuto brand di Epic. Il team ha introdotto elementi originali nella campagna, tanto da portarla ai livelli di quella vista nel primo capitolo del 2006. È il miglior sparatutto in terza persona disponibile sul mercato.
Dello stesso parere anche Destructoid (9/10), che loda la scelta di innovare per non correre il rischio di proporre nuovamente una formula già vista nei capitoli precedenti.
Gears of War 3 è stato un gran gioco, ma ha anche rappresentato il capitolo di una serie che ormai aveva poco di nuovo da dire. Gears of War: Judgment prova invece che il brand di Epic ha ancora molte potenzialità, sperimentando elementi inediti da integrare in una formula già consolidata.
Non mancano nemmeno recensioni poco entusiaste, come nel caso di quella pubblicata dalla redazione di TheSixthAxis (7/10), che punta il dito soprattutto sulla debolezza della trama sviluppata per la campagna principale.
Gears Of War: Judgment è un buon gioco che mi ha impegnato molte ore in multiplayer. Però non è all’altezza dei suoi predecessori, ad esempio GoW 3, con una storia che si farà dimenticare in fretta.