Il 47% dell’utenza internet italiana compra online. Il dato è emerso dall’ultima riunione promossa da Netcomm, Consorzio del Commercio Elettronico Italiano, che ha illustrato i risultati dell’indagine mensile condotta in collaborazione con Human Highway sull’andamento degli acquisti online degli italiani. La grande diffusione dei smarphone e tablet sta sostenendo, in particolare, i metodi di pagamento remoto, compreso l’NFC (Near Field Communication): ci si avvicina al POS e il cellulare provvede alla transazione.
Crescono a tripla cifra (+165% anno su anno) gli acquisti da dispositivo mobile, che passano dal 4% del 2012 a oltre il 10% del 2013. Insomma, l’e-commerce è in espansione trascinato dalla vendite di device adatti anche a questo scopo, come ampiamento previsto già qualche tempo da dall’osservatorio ict del Politecnico di Milano in un suo studio (PDF).
Roberto Liscia, presidente di Netcomm, è convinto che i pagamenti elettronici siano un viatico fondamentale per l’e-commerce in Italia, soprattutto vista la tradizionale resistenza dei consumatori italiani ad utilizzare la moneta elettronica in tutte le sue forme:
Assistiamo ad una forte evoluzione tecnologica nei device, al punto che smartphone e tablet sono diventati essi stessi strumenti di pagamento. E i consumatori stanno dimostrando fiducia in questo genere di dispositivi, anche per effettuare i propri acquisti. Le recenti norme volte a limitare l’uso del contante, congiuntamente all’accettazione degli strumenti di pagamento digitali da parte delle amministrazioni e dei servizi pubblici, inducono a favorire sia la concorrenza fra gli operatori, sia la sicurezza e la trasparenza nelle transazioni.
Certo, al primo posto tra i metodi di acquisto online in Italia c’è PayPal, con il 36,6% dei casi, seguito dall’uso della carta prepagata per il 24,4%, quindi dalla carta di credito per il 19,2% e il bonifico per il 3,7%. Ma il vero dato sorprendente è che a febbraio 2013 oltre il 10% degli acquisti online risulta generato attraverso un dispositivo mobile, quando un anno fa era meno della metà.
Per quanto riguarda la tipologia dei beni oggetto dello shopping elettronico, i libri si attestano in vetta all’ideale classifica (14,8%), seguiti dai capi di abbigliamento (13,9%), computer o periferiche per pc (11,3%), biglietti di viaggio (9,9%), soggiorni (5,4%), musica/dvd (4,8%), telefonino/smartphone (4,2%), cosmetici (4%) e a chiudere gli elettrodomestici con l’1,5%. In quasi quattro casi su cinque l’acquisto online è premeditato, cioè l’acquirente ha già maturato la decisione di effettuarlo su Internet nonostante sia spesso disponibile l’alternativa del canale tradizionale.
La tecnologia NFC è ancora abbastanza sconosciuta ed è un peccato. Serve per effettuare i pagamenti di prossimità, facendo passare il telefonino a pochi centimetri di distanza dalla strumentazione abilitata (ideale, ad esempio, per pagare il biglietto della metro o dell’autobus) e molte città europee la utilizzano. Lo sviluppo dell’e-commerce passerà anche da qui.