Amazon compra GoodReads, un social network incentrato sulla condivisione di esperienze di lettura. Russ Grandinetti, vice presidente del settore Kindle, lo ha comunicato ufficialmente, spiegando che l’unione tra chi ha reinventato il commercio dei libri e la sua lettura con chi lavora efficacemente per creare una community di lettori è perfetta per lo sviluppo economico dell’azienda. È il secondo book-social acquisito dal colosso di Jeff Bezos e il più importante.
Dunque il popolo di Goodreads – 10 milioni di membri e più di 360 milioni di libri catalogati – avrà il suo e-reader ufficiale, il Kindle, il device di punta del settore, il più venduto al mondo. Otis Chandler, CEO e confondatore di Goodreads, si è detto molto soddisfatto, anche perché la società resterà a San Francisco e manterrà il suo marchio:
Con la portata e le risorse di Amazon, Goodreads potrà acquisire più lettori verso la sua vivace comunità di amanti dei libri e creare un’esperienza ancora migliore per i nostri membri. Amazon sostiene la nostra visione come entità indipendente.
Anche se i termini della transazione non sono stati resi noti, è facile immaginare le proporzioni dell’affare che crea di fatto un enorme scaffale digitale dove i libri non sono soltanto ordinati secondo autore e titolo, ma anche suggeriti e commentati da un social network. Negli ultimi 90 giorni i membri Goodreads hanno aggiunto libri allo scaffale dei desiderata al ritmo di quattro al secondo.
Lo scaffale, quindi, non è più soltanto quello di una libreria, bensì di una biblioteca pubblica, di un caffè letterario, di un centro culturale. Ci sono dentro storie, conversazioni, suggerimenti, condivisioni. Insomma, quello che Apple voleva fare con Ping senza riuscirci.
Un altro aspetto interessante dell’affare sarà capire quali cambiamenti questa acquisizione potrebbe comportare per Facebook: il social dei libri ha rilasciato la sua applicazione per la Timeline lo scorso gennaio, attirando oltre un milione di utenti.