I prossimi due iPhone vedranno la firma di Steve Jobs. Si è spesso sottolineato come Apple abbia a sua disposizione un gran numero di progetti realizzati dall’ex iCEO prima della sua scomparsa, tanto che gli esperti ipotizzano la Mela possa approfittarne addirittura per i prossimi 10 anni. Ma nuove conferme giungono per via indiretta da quel di San Francisco.
A svelare il singolare dettaglio è George Gascón, procuratore distrettuale di San Francisco. L’uomo negli ultimi anni ha lavorato a stretto contatto con i produttori e gli operatori mobile, in particolare per realizzare progetti integrati per evitare il furto dei dispositivi da taschino. E, a quanto pare, il procuratore avrebbe avuto la conferma da un rappresentante Apple sull’origine delle due future generazioni di iPhone: Steve Jobs.
Gascón non si è detto particolarmente soddisfatto dal rapporto con i carrier, soprattutto nella prospettiva di elaborare un database nazionale per il recupero dei terminali sottratti. L’obiettivo sarebbe quello di realizzare una grande banca dati, dove l’utente possa inserire il numero di serie dello smartphone rubato e ottenere tutte le informazioni a riguardo, nonché bloccare il device da remoto, allertare gli enti preposti e inoltrare automaticamente denuncia. Il procuratore, però, ha fatto sapere come l’incontro con Apple sia stato di tutt’altro tenore, altamente collaborativo e promettente. Da un appuntamento con Michael Foulkes, portavoce Apple, sulla possibilità di inserire un sistema di disattivazione totale da remoto dei terminali, l’uomo avrebbe appreso dell’esistenza di due generazioni di iPhone già progettate, «antecedenti a Tim Cook».
Considerando come Steve Jobs sia mancato pochi giorni prima del lancio di iPhone 4S, è probabile che abbia messo la sua firma su ben tre generazioni di iPhone: l’attuale iPhone 5 e le due successive. Un fatto che potrebbe far cambiare radicalmente il giudizio attuale sull’azienda, con le accuse mal celate da critica e investitori all’attuale CEO. Per molti Tim Cook sarebbe il responsabile dell’immobilismo attuale di Apple – da più di sei mesi l’azienda non presenta nuovi prodotti – e del vago appeal di iPhone 5, accolto con pareri contrastanti dagli esperti di settore e dall’utenza. Gli esperti hanno sottolineato in più occasioni come l’attuale corso di Cupertino fosse ampiamente differente dall’era Jobs. Se la notizia fosse considerata, questa ipotesi sarebbe tutt’altro che azzeccata: recuperando i progetti dell’ex iCEO, Cook si sarebbe perfettamente inserito nel suo prosieguo.
In attesa di sapere come iPhone 5S e iPhone 6 saranno, un elemento importante è già stato svelato: saranno l’eredità del compianto co-fondatore di Apple.