Apple vorrebbe far proprio il trademark iPad Mini, e per tale motivo ha recentemente depositato una richiesta di registrazione dello stesso presso l’ufficio brevettuale statunitense, il quale ha però negato a Cupertino la paternità del brand. Il motivo risiede nel fatto che Apple possiede già il trademark iPad e la dicitura “Mini” è relativa alla descrizione di una caratteristica del prodotto, e per tale motivo non meritevole di protezione.
L’US Trademark and Patent Office (USPTO) è piuttosto chiaro nel motivare il perché abbia negato ad Apple il trademark: «Il termine “iPad” è descrittivo quando applicato ai beni del richiedente poiché il prefisso “I” denota “Internet”. Secondo la documentazione allegata, la lettera “i” o “I” usata come prefisso potrebbe essere percepita dal pubblico acquirente come riferimento ad Internet in presenza di qualunque prodotto o servizio relativo ad Internet. […] Anche il termine “PAD” descrive le merci del richiedente. Potrebbe riferirsi a “pad computer” oppure “dispositivo Internet pad,” termini usati come sinonimi per riferirsi a computer tablet o a un “computer completo contenuto in un touch screen.”[…] Ma perfino il termine “MINI” è descrittivo di una feature soltanto del prodotto del richiedente. Nello specifico, la prova allegata dimostra che la parola significa “qualcosa che è distintivamente più piccola degli altri membri della sua classe di dispositivi”».
Insomma il termine “Mini” viene ritenuto come una caratteristica del prodotto e pertanto non è registrabile: secondo l’USPTO, la registrazione del marchio Mini potrebbe generare confusione tra i consumatori. Come se non bastasse, l’ufficio brevettuale statunitense ha anche contestato la documentazione utile a comprovare l’effettiva commercializzazione del piccolo tablet con la mela morsicata: i legati di Cupertino hanno inviato all’USPTO uno screenshot del sito ufficiale Apple, ma non è stato ritenuto sufficiente. Questo perché «il marchio e la figura dei beni relativi all’esemplare non sono sufficientemente vicini al pulsante “Compralo subito”, e ciò rende dunque poco chiaro quel che i clienti comprerebbero facendo clic sul pulsante stesso».
Apple ha sei mesi di tempo per presentare un eventuale ricorso oppure per rinnovare la documentazione.