La morsa delle rigide regole di App Store non sembra volersi allentare e già è spuntata una nuova vittima: AppGratis. L’applicazione, pensata per scovare il miglior software sul negozio virtuale di Cupertino, è stata epurata dalla Mela senza precise spiegazioni ufficiali. Nel frattempo, in Rete monta la protesta.
AppGratis, un’applicazione di origine francese molto amata dagli utenti di tutto il mondo e capace di raccogliere fatturati record, si preoccupa principalmente di indicizzare le migliori app gratuite o in offerta disponibili su App Store. Niente di illecito – come nel caso dei numerosi software rimossi negli ultimi mesi perché in odor di pornografia – ma evidentemente qualcosa non dev’essere andato molto a genio dalle parti di Cupertino.
Sebbene la Mela non abbia ancora fornito una motivazione ufficiale, con il loro bacino di 10 milioni di utenti gli sviluppatori insistono affinché l’app sia nuovamente disponibile per il download. Ma una norma recentemente introdotta da Apple potrebbe rendere remota questa ipotesi. Così come si legge nel regolamento, infatti, la Mela vieterebbe i sistemi che ripropongono o risultano troppo simili ad App Store, generando così confusione per l’utente. Una regola assai vaga, perché teoricamente qualsiasi software proponga una lista di app rischia di finire sotto la mannaia della censura della mela morsicata. Il tutto, considerato come AppGratis non proponesse l’acquisto di software o servizi al di fuori dei confini di Cupertino, bensì un rimando allo stesso App Store di Apple.
Non è la prima volta che a simili software è destinato questo destino. Lo scorso dicembre, poco dopo l’introduzione delle nuove norme per il negozio online, Apple ha deciso di rimuovere AppShopper, un’applicazione molto simile ad AppGratis. Nonostante le richieste dei developer, dopo quattro mesi l’app non è ancora riapparsa sulle pagine di Cupertino. Non è però dato sapere perché Apple rifiuti simili applicazioni, soprattutto quando contribuiscono ad aumentare il prestigio del suo environment digitale dirottando grandi quantità di utenti su App Store. Così si è espresso Simon Dawlat, il CEO di AppGratis:
«Crediamo di apportare del valore significativo per l’ecosistema di Apple, con i nostri 100 milioni di visite annuali ad App Store.»
Come andrà a finire? Non resta che attendere una dichiarazione ufficiale da parte della mela morsicata, sempre che ve ne sia una a breve.