Un nuovo tassello nella querelle tra AppGratis e Apple, dopo l’epurazione del software dall’environment digitale di App Store. E questa volta non è un ministro francese a intervenire, bensì i developer stessi: è partita online una petizione per richiedere alla Mela il ripristino sul negozio virtuale.
La vicenda di AppGratis è certamente singolare. Cupertino ha deciso di rimuoverla, così come già successo ad AppShopper, perché troppo simile ad AppStore. Il software non faceva altro che indicizzare le migliori applicazioni gratuite disponibili per iDevice, proponendo di tanto in tanto delle promozioni. Una sorta di aggregatore comodo per l’utenza, in grado di convogliare più di un milione d’utenti sullo store ufficiale di Apple, per una user base di 12 milioni di utilizzatori in tutto il mondo. Il ministro francese Fleur Pellerin ha definito la scelta di Apple “brutale”, ma l’azienda non sembra voler affatto tornare sui propri passi.
Così è nata una petizione sul Web lanciata da iMediaapp, la stessa società che ha prodotto AppGratis. I developer si lamentano del trattamento ricevuto da Apple che, prima di rimuovere il software, ne ha approvato una versione per iPad pochi giorni prima. E rifiutano con forza l’idea di essere un sistema di spam o un veicolo commerciale troppo simile ad App Store: AppGratis, infatti, recensisce il software fornendo punteggi, valutazioni e altri elementi utili che su App Store mancano.
Al momento della stesura di questo articolo, sono già oltre 584.000 le persone che hanno voluto sottoscrivere l’appello, che verrà poi inoltrato a Cupertino. Questo il testo d’accompagnamento all’iniziativa:
«La settimana scorsa, il 5 Aprile, Apple ha preso la decisione improvvisa e unilaterale di ritirare AppGratis dall’App Store. Poiché più di 12 milioni di persone oggi usano AppGratis, questa storia ha fatto il giro del mondo. In una dichiarazione ufficiale rilasciata al Wall Street Journal, Apple ha affermato che abbiamo infranto due articoli delle sue Linee Guida. Noi sappiamo che non è così. […] Oggi, il nostro destino è appeso a un filo: vi domandiamo di prendere la parola e di darci il vostro sostegno perché è a voi, clienti Apple, che dovrebbe spettare l’ultima parola. È arrivato il momento di think different.»
Basterà la mobilitazione di tutti questi utenti per convincere Apple, solitamente irremovibile sulle sue posizioni?