Replicare il successo ottenuto con “Gangnam Stye” non è certo un’impresa semplice. Il video è il più cliccato di sempre su YouTube, superando ampiamente il miliardo di visualizzazioni sul portale di video sharing. Il rapper sudcoreano PSY non sembra però intimorito dalla sfida, tanto che il nuovo singolo “Gentleman” lanciato nel fine settimana ha raggiunto quasi 60 milioni di riproduzioni in soli due giorni di streaming.
Squadra che vince non si cambia, ed ecco che la ricetta è ancora una volta la stessa: ritmo pulsante, ritornello orecchiabile, synth e tanta ironia. Al centro di tutto il 35enne cantante e ballerino asiatico, che nei quasi quattro minuti di clip si cimenta con scherzi piuttosto infantili e talvolta dal gusto discutibile nei confronti del gentil sesso. Non di certo un pezzo destinato a entrare nella storia della musica, ma se l’obiettivo di PSY e del suo entourage è quello di attirare l’attenzione e collezionare click può già dirsi centrato. Se “Gentleman” riuscirà a diventare un tormentone come la hit precedente, promossa dalla community online a vero e proprio meme onnipresente su social network e forum di discussione, sarà invece il Web a deciderlo.
Che si trovi interessante o meno quanto proposto da PSY, una cosa è certa: prodotti di questo tipo sono il frutto della Rete, della popolarità che i navigatori sanno regalare in pochi mesi a un personaggio fino ad allora sconosciuto, ma che in un tempo altrettanto breve possono finire nel dimenticatoio. “Gangnam Style” ha dimostrato come un’idea semplice, se proposta con le giuste modalità, può essere trasformata in un successo senza precedenti, ma ripetersi può non essere facile. Parafrasando una celebre frase scritta da un cantautore nostro connazionale, “la seconda hit su YouTube è sempre più difficile, nella carriera di un artista”.