iPhone low cost potrebbe ridurre sensibilmente il market share statunitense di Samsung, in soli 12 mesi. È questa la previsione della società d’analisi J.P. Morgan, anche qualora il melafonino entry level di Cupertino fosse reso disponibile a una soglia di prezzo più alta rispetto a quelle del concorrente sudcoreano. L’ormai acerrimo nemico della Mela deve correre ai ripari?
Così come riporta John Paczkowski di All Thing D, tutti i lanci di prodotti entry/medium-level di Apple hanno riscosso grandissimo successo, nonostante le ipotesi funeste delle società d’analisi. iPad Mini è stato lanciato a un prezzo di 329 dollari, una tariffa considerata eccessiva dalla critica, con correnti sul mercato da 250 dollari come il Kindle Fire o il Nexus 7. Nonostante il costo, però, iPad Mini è ora il tablet da 7 pollici più diffuso al mondo. Lo stesso è avvenuto all’inizio degli anni 2000, quando gli analisti hanno giudicato il prezzo di iPod, 199 dollari, troppo elevato affinché Apple potesse intaccare il settore dei player MP3. In nemmeno un paio di anni, iPod è diventato il lettore multimediale portatile più diffuso del Pianeta e detiene questo record tutt’oggi.
Appare evidente, di conseguenza, come non sia il prezzo a frenare gli acquisti da Apple, piuttosto la differenza qualitativa tra i prodotti a marchio Mela e quelli della concorrenza. A parità di settore – si veda proprio il confronto tra iPad Mini e gli altri tablet da 7 pollici – gli utenti percepiscono una maggiore qualità in Apple e sono disposti a pagare cifre più alte per ottenere una piacevolezza d’uso evidentemente assente altrove. Così potrebbe succedere anche per il confronto con Samsung sugli smartphone da 150-200 dollari: i clienti potrebbero preferire iPhone low cost, anche se di circa 100 dollari più caro. Così spiegano Gokul Hariharan e Mark Moskowitz di J.P. Morgan:
«Al momento Samsung domina questo segmento (200-500 dollari di prezzo) con più del 35% del market share. Crediamo che Apple possa raggiungere il 20-25% di questo mercato nei prossimi 12 mesi, pur non avendo ora market share, qualora presentasse un prodotto sottoprezzo a 350-400 dollari.»
In altre parole, Samsung rischia di vedersi sottratta una parte consistente del proprio business statunitense. E tutto questo solamente perché gli utenti credono che Apple, anche nei dispositivi da medio prezzo, sia qualitativamente migliore di tutti i suoi concorrenti. Non resta che attendere la fine del 2014, per verificare se questa predizione si sarà avverata.