In occasione del keynote che aprirà il Google I/O 2013 della prossima settimana saranno annunciate novità riguardanti Wallet, la piattaforma per i pagamenti utilizzata dal motore di ricerca sullo store Google Play. Tra queste non ci sarà però la carta di credito che il colosso di Mountain View avrebbe voluto presentare al Moscone Center, che stando a quanto riportato oggi presenta ancora qualche problema da risolvere prima del lancio.
A parlarne è la redazione di AllThingsD, che cita fonti rimaste anonime ma ritenute attendibili. A quanto pare è stato il CEO Larry Page in prima persona a optare per il rinvio, dopo aver constatato che c’è ancora molto lavoro da fare in termini di affidabilità prima di mettere la tessera nelle mani degli utenti e abilitarla alle transizioni economiche. Dall’articolo emergono però alcuni interessanti dettagli, in primis sull’aspetto che avrà la carta in questione: sarà nera, con la “W” simbolo del servizio colorata impressa su uno dei lati, la solita banda magnetica e i tradizionali numeri in rilievo.
Nessuna demo la prossima settimana, dunque, ma l’interesse di bigG nei confronti dei pagamenti “offline” resta alto. Entrare con decisione in questo settore consentirebbe all’azienda di acquisire informazioni sui gusti personali e le abitudini degli utenti anche quando non si tratta di acquisti sul Web. Inoltre, con una carta di credito propria, Google potrebbe lanciare un programma di partnership con commercianti e rivenditori, finalizzato alla promozione dei prodotti e alla fidelizzazione della clientela, attraverso offerte speciali o altre forme di advertising.
La notizia arriva curiosamente a poche ore di distanza da quella che conferma l’abbandono del team Wallet da parte del suo ormai ex numero uno Osama Bedier, che stando alla dichiarazione ufficiale si dedicherà in futuro ad altro. Come detto in apertura, si tratta con tutta probabilità di un rinvio e non di una cancellazione del progetto. È dunque lecito attendersi novità in merito nei prossimi mesi: anche senza carta di credito, di carne al fuoco per il Google I/O della prossima settimana ne resta comunque molta.