Si parla molto del possibile abbandono dello scheumorfismo nell’imminente iOS 7, il sistema operativo mobile di Apple che potrebbe vedere la luce durante la WWDC di giugno. I ben informati hanno parlato di un design minimalista, “molto piatto”, estremamente diverso dal passato e pienamente affine alla storia di Jonathan Ive. Le icone, tuttavia, rischiano di rimanere le stesse che abbiamo conosciuto oggi, così come rivela Mark Gurman di 9to5Mac.
Il fatto che Apple si stia allontanando dall’eccessivo scheumorfismo è ormai una certezza, tanto che l’indiscrezione è confermata da più fonti. Effettivamente lo stile voluto da Scott Forstall – cacciato nel 2012 dall’azienda – ha fin troppo riprodotto la realtà, con delle soluzioni visivamente cariche quali ad esempio Game Center. Jonathan Ive, re del minimalismo, è quindi sembrata la persona più indicata per un restyling. Ma chi si aspetta nuove icone per iOS 7 rimarrà deluso: Apple possiede quel design, è parte del suo DNA, e non vi rinuncerà facilmente.
Le tipiche icone di iOS hanno tutte la stessa forma: quella di un quadrato dagli angoli arrotondati. La scelta di un simile look non è casuale, ma richiama perfettamente in forme e proporzioni il tasto home, quest’ultimo proprio caratterizzato da un quadrato con angoli tondi. Inoltre, la stessa Apple lo scorso anno ha premiato la forma delle sue icone – ormai universalmente riconoscibili – creando una confezione per le cuffie EarPod dalle fattezze proprio di un’icona di iOS. Insomma, la Mela è legata a questo design così come lo è il pubblico, inutile sarebbe perdere una così elevata riconoscibilità solo per il gusto di tagliare con il passato. I concept emersi in questi giorni, e che hanno visto l’introduzione di riquadri dai bordi netti, non hanno quindi una sufficiente credibilità.
Dove si rifletterà, allora, la rinuncia allo scheumorfismo? Icone delle applicazioni a parte, lo scheumorfismo verrà abbandonato nelle schermate d’impostazione, nei menu delle funzioni Apple, nella gestione delle stesse applicazioni a marchio mela, nella rinuncia a riflessioni e ombreggiature inutili, nell’interfaccia in generale. Ovunque tranne nei riquadri delle app, ormai marchio di fabbrica per la mela morsicata.