È online, da ieri, Coworkingfor, un sito che permette di trovare e prenotare una scrivania, una sala riunioni o un ufficio scegliendo tra i molti spazi di coworking presenti sul territorio italiano. L’idea di un motore di ricerca è di un staff giovane, composto da tre persone, che ha intuito come questa realtà sia in espansione e comincia ad essere necessario fornire un servizio ai neo imprenditori innovativi che vogliano orientarsi.
Coworkingfor è quindi un punto di incontro tra domanda e offerta. Permette di trovare e prenotare una stanza, una postazione, una sala riunioni e altri spazi lavorativi per brevi o lunghi periodi, facilitando l’azione a quelle tante startup agli inizi della loro attività, quando non sono ancora incubate – o lo sono già state – o sono nomadi per motivi legati al loro business, ma aiuta anche chi affitta questi spazi a dare visibilità alla loro offerta.
La ricerca avviene sia da desk che con applicazioni Android e iOs e filtra i risultati secondo una serie di necessità, dalla vicinanza geografica al costo, alla disponibilità immediata in un periodo di tempo preciso. Si inseriscono i termini e una volta individuato lo spazio idoneo si prenota online con carta di credito o Paypal (ma si paga in loco, serve solo come garanzia), con possibilità di disdetta entro le 24 ore precedenti.
Eccoci! Finalmente siamo online. Nasce oggi Coworkingfor, il primo motore di ricerca di spazi di coworking http://t.co/Rkyr2qwGQN
— coworkingfor (@coworkingfor) May 21, 2013
Ovviamente l’efficacia di questo sito dipende non solo dalla tecnologia per la ricerca, ma anche dalle adesioni di chi accetta di farsi indicizzare, inserendo la propria scheda. Da questo punto di vista il portale è messo bene: l’elenco degli spazi di coworking è già nutrito e contempla, ad esempio, i noti Talent Garden, PianoC, il VEGA di Venezia, StartMiUP, il Lab121, insieme a tanti altri da nord a sud. Sono una sessantina e aumenteranno.
Intervista all’ideatrice
L’utilità del portale-motore sottolinea un aspetto importante, quello delle relazioni fertili tra startup, che spesso portano a business migliori di quelli di partenza. Claudia Merlini, ideatrice del progetto, ha risposto a qualche domanda di Webnews sul modello di business e lo sviluppo:
Come ti è venuta l’idea di Coworkingfor?
Dalla mia esperienza. Mi sono occupata per anni di eventi culturali, e avevo bisogno nella mia libera professione di uno spazio di coworking. L’esperienza è stata positiva, ma mi sono resa conto che era necessario fare più rete: sia tra professionisti che tra spazi. Superando il concetto di spazio fisico e di distanza, il sito facilita lo sviluppo del business sia all’interno dell’ambiente di lavoro condiviso, sia creando una rete di interazioni secondo il modello glocal.
Veniamo al modello di business: visibilità degli annunci e fin qui ci siamo, ma anche una commissione sulle prenotazioni…
Sì, anche se può sembrare strano. Come tutti i motori di ricerca, garantiamo una maggiore visibilità nei risultati, rispettando comunque i criteri dell’utente. Abbiamo aggiunto anche la prenotazione – che non cambia il costo per l’utente – pur mettendo i contatti diretti degli spazi di coworking che elenchiamo. Significa che l’utente può, volendo, bypassarci, ma non l’avessimo fatto saremmo andati a detrimento dello spirito di collaborazione che Coworkingfor vuole alimentare.
Significa che il vostro non è soltanto un motore?
Quello che si vede ora è ovviamente il servizio base, ma la nostra visione è molto open. Crediamo che gli spazi di coworking debbano dialogare tra loro, cogliere opportunità secondo lo stesso schema proposto a coloro che ospitano. E questo anche oltre i confini nazionali: penso alle startup straniere che cercano spazi temporanei in Italia. Coworking cercherà senz’altro di esportare questo servizio anche all’estero.