Da Pasqua del 2014 dovrebbero venire aboliti i costi di roaming. L’annuncio è stato dato da Neelie Kroes, commissario UE per le telecomunicazioni, durante un’audizione di fronte alla commissione mercato interno e protezione dei consumatori del Parlamento europeo in cui si è parlato anche del futuro pacchetto di regole dell’Unione Europea sul mercato unico delle tlc. Questa anticipazione sul tema dei costi del roaming internazionale è molto importante perché l’UE in questo ambito ha lavorato molto negli ultimi anni permettendo una progressiva diminuzione dei costi.
Neelie Kroes, durante la sua audizione, ha al riguardo affermato, rivolgendosi ai deputati presenti: “Voglio che possiate tornare dai vostri elettori e dire che siete stati in grado di mettere fine ai costi di roaming. […] Io credo che possiamo farcela a concludere l’approvazione del pacchetto entro Pasqua”. In questo pacchetto da approvare entro la prossima Pasqua non ci sarebbe solo l’abolizione delle tariffe di roaming, ma anche tutto un’insieme di regole che possano tutelare la Net Neutrality. Continua infatti Neelie Kroes nel suo discorso: “Voglio che abbiate l’opportunità di annunciare ai vostri elettori che avete preservato il diritto ad accedere ad una rete aperta garantendo la Net Neutrality”.
Obbiettivi ambiziosi da realizzare con una scadenza molto ravvicinata. Proprio il fattore tempo sembra essere l’ostacolo maggiore. Le linee guida della proposta verranno infatti rese pubbliche solo quest’estate mentre il piano sul mercato unico verrebbe presentato dalla Commissione in autunno, più o meno nel mese di ottobre. Per riuscire ad approvare il tutto per Pasqua del 2014 sarà probabilmente necessario scontrarsi contro i tentennamenti del Parlamento Europeo che potrebbe essere restio ad approvare un pacchetto di regole così importanti a meno di un anno dalla conclusione del suo mandato.
Neelie Kroes conclude il suo intervento sollecitando i membri del Parlamento a essere innovatori, coesi e rapidi, probabilmente proprio per evitare blocchi che possano far saltare l’approvazione del pacchetto di regole entro l’obbiettivo prefissato del 2014.
Perché siete diventati membri del Parlamento Europeo invece che membri dei vostri Parlamenti Nazionali? Immagino perché non vi piacciono i confini artificiali. Che è un risultato che possiamo raggiungere quando la libertà e la competizione sono più grandi, l’opportunità è più grande e i diritti dei consumatori sono reali.[…] Il cambiamento deve venire da tutte le direzioni, ma si inizia con tutti noi in quest’aula. […] Abbiamo il sostegno dei più alti livelli delle istituzioni europee, ma non possiamo proseguire senza di voi.