La WWDC 2013 si avvicina: manca ormai soltanto una settimana per scoprire quale sorprese ha in serbo Apple per i suoi utenti, quasi tutte sul versante software con iOS 7 e OS X 10.9. Sebbene la possibilità che Cupertino lanci il suo nuovo iPhone 5S proprio durante la kermesse sia remota, non mancherà qualche novità sull’hardware. Pare, infatti, che la società abbia pensato a dei piccoli miglioramenti per MacBook Air e MacBook Pro.
A rivelarlo è Ming-Chi Kuo di KGI Securities, un analista esperto del mondo Apple solitamente affidabile sui rumor provenienti sia dai distretti asiatici che dalla stessa Cupertino. E le novità per i laptop targati mela morsicata non mancano, a partire dall’adozione di un chipset Intel Haswell.
Per quanto riguarda MacBook Pro, l’esperto si attende una riduzione di dimensioni per la versione con Retina Display. Il case potrebbe diventare addirittura più sottile, nonostante il modello ad alta risoluzione abbia bisogno di batterie di maggiori dimensioni e di un circolo d’aria più potente per mantenere idonea la temperatura. Inoltre, pare che verrà introdotta una nuova fotocamera FaceTime HD, con un passaggio di qualità da 720p a 1080p.
MacBook Air, invece, manterrà l’attuale design e probabilmente non vedrà l’adozione di un display di tipo Retina. A cambiare, oltre al processore, vi sarà però il microfono: Apple avrebbe pensato a una soluzione dual con riduzione del rumore, come già oggi avviene sulla linea Pro, per garantire una qualità dell’audio perfetta durante il VoIP oppure proprio durante le videochiamate FaceTime.
Infine Kuo lascia intendere la possibilità che Apple non aggiorni tutta la linea MacBook ai processori Haswell. Nelle soluzioni di medio livello, come il MacBook Pro con schermo standard, i vantaggi di performance combinata con dischi fissi e RAM sarebbero davvero impercettibili, tanto da non rendere necessario l’abbandono dell’attuale architettura Ivy Bridge. Se ne saprà di certo di più fra pochissimi giorni, precisamente il prossimo lunedì con il tanto atteso keynote Apple. La Mela, dopo oltre 6 mesi di immobilità, è finalmente pronta a rompere il suo silenzio.