Provengono dalla Russia le nuove indiscrezioni su iWatch, il dispositivo indossabile che Apple potrebbe presentare entro la seconda metà del 2013. Stando ad alcuni report apparsi su dei siti locali, Apple avrebbe già provveduto alla registrazione del marchio presso il Rospatent, il servizio federale russo per la protezione della proprietà intellettuale.
Si tratta di un’indiscrezione che al momento non trova diretta conferma e, di conseguenza, è meglio prendere la notizia con le pinze. Anche perché, almeno a confronto delle modalità d’azione tradizionali di Cupertino, è raro che l’azienda si esponga così tanto per un prodotto non ancora presentato. In passato, ad esempio, Apple ha registrato i marchi dei propri dispositivi avvalendosi di società controllate o create appositamente per l’occasione: ai tempi di iPad, giusto per riportare un caso, si era venuta a formare l’apposita società IP Application Development Limited (IPAD ltd).
È normale che il gruppo di Cupertino cerchi di proteggere i propri marchi prima che i device siano effettivamente commercializzati, soprattutto per proteggere il proprio business. Non capita di rado, infatti, che ai leak circolanti in Rete corrisponda la registrazione fortuita di brand e domini Web da parte di malintenzionati. È strano, però, che la Mela sia ricorsa proprio a iWatch, il nome con cui la critica ha battezzato la possibilità del lancio di un orologio intelligente. Va comunque considerato come, data la popolarità che il nome ha già assunto fra i consumatori, sarebbe controproducente per la Mela ricorrere ad altre diciture non così diffuse. Il marchio iWatch indica un device che il pubblico già ben conosce, pur non avendone mai visto un esemplare.
iWatch, sebbene fattezze e funzionalità non siano mai state rilevate, potrebbe essere lo smartwatch targato mela morsicata. Il dispositivo dovrebbe interfacciarsi con gli altri strumenti della linea iOS per visualizzare informazioni utili sul suo schermo – ad esempio SMS o chiamate perse – e includere delle funzioni biometriche, come la lettura delle impronte digitali, l’analisi di pressione sanguigna, temperatura e altro ancora. Si vocifera, infine, che l’orologio intelligente di Cupertino possa anche fungere come portafoglio virtuale, grazie alla presenza di un chipset NFC e di altre soluzioni di pagamento paperless.