Si è parlato molto negli ultimi anni delle tecnologie NFC, quelle micro-comunicazioni radio che permettono a smartphone e tablet di interagire con dispositivi immediatamente adiacenti, quali POS per il pagamento di beni o servizi. E si è molto discusso dei dubbi di Apple su questa tecnologia, mai adottata dal colosso di Cupertino nonostante la concorrenza Android ne faccia ampio ricorso. Secondo TechCrunch, con iOS 7 e AirDrop Apple avrebbe praticamente ucciso lo standard sul mercato.
È di certo una conclusione affrettata, ma effettivamente lo standard NFC da tempo stenta a prendere il volo, limitandosi spesso a funzioni d’intrattenimento tutt’altro che necessarie. Non vi è stata l’esplosione dei micropagamenti – le catene abilitate a NFC sono poche e quasi tutte esclusivamente negli Stati Uniti – e da qualche tempo paiono più funzionali altri tipi di scambio di moneta per via virtuale: in Germania, ad esempio, vanno per la maggiore i pagamenti tramite password da inserire a schermo o via scan di codici a barre. Nonostante le infinite capacità del mezzo, a livello consumer NFC si è affermato unicamente come strumento di scambio simpatico di informazioni fra utenti, quali i servizi implementati nei device Samsung. E proprio su Samsung la Mela ha ironizzato durante l’ultimo keynote, spiegando come «non vi sia bisogno di vagare per la stanza sbattendo il telefono». Il riferimento è ovviamente al sistema del gruppo sudcoreano che prevede lo scambio rapido di informazioni fra due smartphone tramite lo scontro delle loro scocche posteriori.
Con il lancio di iOS 7, e la conseguente promozione di AirDrop dal Mac agli iDevice, Apple ha reso chiaro come non servano nuovi standard e nuovi circuiti per garantire il facile trasferimento di informazioni tra utenti, perché già le tecnologie WiFi rispondono perfettamente a queste esigenze e anche in modo più rapido e performante. Per quanto riguarda i micropagamenti, inoltre, è lecito attendersi che Apple svilupperà il proprio sistema sempre WiFi, avvalendosi di PassBook e della sicurezza di iCloud Keychain. È evidente che Cupertino stia investendo sui sistemi “contactless” e, per farlo, stia affondando proprio NFC. E non senza torto, perché uno dei fattori che sta limitando la diffusione dello standard NFC è proprio la necessità dei negozianti di cambiare i loro POS con altri abilitati alla lettura dei chip. Perché tanta fatica, quando lo stesso risultato può essere raggiunto con una rete wireless, un computer o un dispositivo portatile?
Non si mettono in dubbio le qualità intrinseche di NFC, ma queste diventano nulle quando l’utente decide di non utilizzarle, non a caso TechCrunch scrive senza troppi fronzoli «NFC stands dor Nobody F****** Care», NFC non interessa a nessuno. O quando, come ormai pare chiaro, un’azienda spinge l’intera industria all’affossamento. Negli anni Apple è riuscita a diffondere gran parte degli standard su cui aveva puntato gli occhi – dall’USB all’affondamento di Flash in favore di HTML 5 – chissà che non riesca nel suo intento anche questa volta.