iOS 7 è nelle mani degli sviluppatori da qualche giorno e, così come lecito attendersi, emergono le prime indiscrezioni sulla compatibilità e le feature disponibili con gli iDevice meno recenti. E già spuntano in Rete le prime polemiche.
iOS 7, il nuovo sistema operativo mobile creato in chiave minimalista da Jonathan Ive, vedrà un ampio range di dispositivi supportati, ma anche alcune esclusioni eccellenti. A partire dalla quarta generazione di iPod Touch, prodotto rimosso dal listino Apple poco meno di due settimane fa. Fra i device supportati, i melafonini pari o superiori a iPhone 4, gli iPad dalla seconda generazione e gli iPod Touch di quinta generazione. Ma attenzione, perché non tutte le feature saranno disponibili per ogni modello.
La prima polemica che sorge in Rete, così come accennato, è proprio quella relativa a iPod Touch di quarta generazione. Lanciato nel 2010 e sopravvissuto come modello entry level fino a pochi giorni fa, è davvero singolare che Apple non abbia voluto includere nella rosa di iOS 7. Molti i consumatori che se ne stanno lamentando sui social network e non si può certo dar loro torto: può un terminale acquistato da meno di un mese essere già diventato obsoleto? Alcuni sostengono che la non compatibilità con questa versione del player multimediale derivi dalla presenza di un chipset A4 a single core, ma in realtà anche iPhone 4 presenta lo stesso SOC, quindi la motivazione è da rilevarsi altrove. Colpa forse della RAM ferma a 256 MB? O si tratta di una mera strategia di marketing per spingere il nuovo modello da 16 GB in alluminio anodizzato?
Poc’anzi si ricordava come iOS 7 non vedrà le medesime caratteristiche su tutti gli iDevice compatibili in circolazione. La redazione di Gizmodo ha provveduto alla realizzazione di una tabella riassuntiva, proposta di seguito.
Come facile dedurre, il dispositivo più sfortunato è certamente iPad 2: l’aggiornamento a iOS 7 vedrà solo il supporto delle funzioni di base, a cui si aggiunge iTunes Radio. A sorprendere è però il limitato supporto ad AirDrop fra i vari modelli, un dato che solleva il dubbio si tratti più di scelte di mercato che di reale performance degli iDevice. Basti notare come la feature non sia abilitata per la terza versione di iPad, quando si tratta di un tablet gemello di iPad 4 a accezione del connettore Lightning e di un processore A6 anziché A5X. E il processore non ne può essere responsabile, perché la feature è presente su iPad Mini, con il suo precedente A5. Il circuito per la gestione della connettività WiFi, quello probabilmente responsabile della disponibilità di AirDrop, è inoltre il medesimo fra i due tablet da 9,7 pollici. Insomma, full feature solo per iPhone 5 e iPod Touch di quinta generazione, una limitazione non da poco per i tanti clienti targati mela morsicata.