La Xbox One, a differenza della Xbox 360, è una console cloud-based. L’esperienza videoludica è stata migliorata mediante la realizzazione di un’infrastruttura dedicata che interviene automaticamente durante le sessioni di gioco, incrementando il realismo e la qualità grafica. Ma il cloud permetterà anche l’accesso alla propria libreria a casa di un amico e l’attivazione del “prestito digitale” dei giochi ai membri della famiglia.
Lo scorso mese di marzo, Microsoft ha annunciato la sospensione dell’offerta denominata Xbox Live Gold Family Pack. Gli utenti potevano acquistare l’abbonamento ad un prezzo ridotto (99 euro/anno), inferiore a quello di due abbonamenti singoli (60 euro/anno). Fortunatamente, l’azienda di Redmond ha comunicato che un solo abbonamento Xbox Live Gold può essere condiviso tra 10 utenti, senza nessun costo aggiuntivo. Il prezzo dunque rimane invariato. Durante un’intervista rilasciata al sito ArsTechnica, Yusuf Mehdi, Xbox Chief Marketing e Strategy Officer, ha chiarito che per “membri della famiglia” non si intende esclusivamente persone legate da un vincolo di parentela. La Xbox One non obbligherà quindi gli utenti a mostrare lo stato di famiglia davanti alle videocamere di Kinect.
Il dirigente Microsoft non ha spiegato in dettaglio il modo in cui verrà gestita la funzionalità, ma ha garantito che la libreria dei giochi associata al singolo account potrà essere condivisa anche con una persona che non vive nella stessa abitazione. Quindi non è nemmeno obbligatorio utilizzare la stessa console. L’utente dovrà solo attivare la feature nelle impostazioni dell’account Xbox Live. L’unica limitazione è che solo un utente alla volta può utilizzare la copia condivisa del gioco.