Le funzionalità e il design di Google Glass rendono il dispositivo adatto a chi desidera riprendere le proprie gesta sportive in soggettiva. Una prima dimostrazione è stata data lo scorso anno direttamente dal palco dell’evento I/O 2012, quando un gruppo di paracadutisti ha raggiunto Sergey Brin dopo essersi buttato da un aereo, riprendendo il tutto in tempo reale. In questi giorni gli occhiali per la realtà aumentata di bigG sono presenti sui campi di Wimbledon 2013.
È la tennista Bethanie Mattek-Sands, 58esima nel ranking mondiale, ad averli portati sul rettangolo di gioco. Nel filmato condiviso su YouTube è possibile vedere la 28enne atleta americana indossarli negli incontri con lo staff medico, con i media e durante la preparazione dei bagagli. Un ottimo spot per il prodotto di Mountain View, che sfrutta così l’eco mediatica che in questi giorni circonda la kermesse britannica. Ecco quanto dichiarato nel corso di un’intervista rilasciata alla redazione di USA Today.
Sono davvero entusiasta di poter lavorare con Google e testare qualcosa di innovativo per il mercato. Tutti gli altri giocatori, qui a Wimbledon, mi hanno chiesto degli occhiali.
In futuro Google Glass potrà essere impiegato dagli sportivi, sia per tenere traccia dell’attività come oggi già avviene con alcune applicazioni per smartphone, che per fornire agli spettatori un punto di vista in “prima persona” dell’azione, magari accompagnato da statistiche e informazioni continuamente aggiornate. La realtà aumentata e lo sport sembrano dunque destinati a incrociare le loro strade. Questo sarà però solamente uno dei possibili impieghi del dispositivo che proprio per la sua portabilità e la possibilità di essere utilizzato senza l’interazione delle mani ha suscitato qualche dubbio in merito a potenziali violazioni della privacy: la scorsa settimana i garanti di tutto il mondo hanno inviato una lettera al CEO Larry Page invitandolo ad avviare un confronto costruttivo per identificare eventuali rischi e relative soluzioni.