Gli aggiornamenti su iPhone 5S si fanno di giorno in giorno più frequenti, tanto che la scorsa settimana sono emerse sul Web diverse immagini della scocca e della componentistica interna. Oggi è il turno delle batterie: il portale francese NoWhereElse ha infatti pubblicato alcuni scatti direttamente dalla catena di produzione.
Le batterie sono disposte in banchi, prive del loro connettore e senza nessuna informazione riportata sulla loro superficie: difficile, di conseguenza, stabilire quali siano il voltaggio, la capacità e l’autonomia. E sebbene non sembrino differire molto da quelle già in dotazione dell’attuale iPhone 5, la testata si dice certa siano in produzione per l’imminente iPhone 5S.
Non è però fondamentale, almeno a livello di analisi puramente di contesto, sapere con esattezza se queste siano davvero le batterie di iPhone 5S o degli iPhone 5 ora ancora in produzione. Quel che è importante è notare come negli ultimi giorni i leak si siano moltiplicati da più e più fonti, segnale della presenza di un fondo di verità per queste indiscrezioni: possibile che così tante differenti testate, spesso l’un l’altra contrapposte, stiano tutte propinando dei falsi?
iPhone 5S è il melafonino che Apple potrebbe lanciare nel mese di settembre, una versione più performante dell’attuale iPhone 5. L’estetica dovrebbe rimanere identica a quella del suo predecessore, a cambiare sarà la potenza: si parla di un processore A7 a 28 nanometri, di una RAM di almeno 2GB, di una fotocamera posteriore da 12 megapixel, della presenza di un flash LED dalla doppia colorazione per acquisire foto in qualsiasi situazione di scatto e, infine, di un lettore di impronte digitali per aumentare la sicurezza del device. Accanto a iPhone 5S, dovrebbe poi fare la sua comparsa iPhone low cost, un dispositivo da circa 300 dollari dalle caratteristiche hardware molto simili a iPhone 4S e da uno schermo da 4 pollici, pensato per aggredire la concorrenza di media fascia di Android. Di entrambi i dispositivi la scorsa settimana è apparsa in rete la schematizzazione del design, quest’ultima proveniente dai produttori di custodie, ma la veridicità di questa indiscrezione non è ancora stata confermata.