Si è conclusa ieri la competizione calcistica più importante di quest’anno, che ha visto trionfare Stati Uniti, Germania e Giappone. No, non si tratta di un errore e non stiamo parlando della Confederation Cup andata in scena in Brasile, ma della RoboCup 2013 che ha visto oltre 2.500 partecipanti riuniti in Olanda, ad Eindhoven. Il torneo, come ogni anno, ha richiamato l’attenzione di chi unisce la propria passione per gli automi a quella per lo sport più giocato al mondo.
Alle gare hanno preso parte robot di ogni tipo, divisi in categorie. Tra i più interessanti quelli umanoidi, ovvero con fattezze che richiamano alla mente la struttura del corpo umano, dunque con arti e articolazioni che si muovono in modo simile al nostro, tramite complessi insiemi di sensori, chip e motori elettrici. Questi sono suddivisi a loro volta in tre classi, a seconda dell’altezza: KidSize dai 30 ai 60 cm, TeenSize dai 90 ai 120 cm e AdultSize oltre i 130 cm. I primi si sfidano in due squadre da tre, i secondi in formazioni da due e l’ultima taglia, proprio per via delle dimensioni, vede in campo solo due robot che fungono alternativamente sia da calciatore che da portiere, in una formula del tutto simile a quella dei calci di rigore.
L’iniziativa nasce da una provocazione: arrivare nel 2050 ad avere automi in grado di battere una squadra di atleti in carne ed ossa, ma in realtà ha un fine ben più concreto e immediato, ovvero accrescere l’interesse di studenti e appassionati nei confronti della robotica, che in futuro potrà dare vita a sistemi utili tanto in ambito industriale quanto nella vita di tutti i giorni e, perché no, anche nell’intrattenimento o nello sport. Nell’edizione di quest’anno il team americano della University of Pennsylvania ha avuto la meglio nella categoria KidSize, la Germania ha battuto 4-0 il Giappone in quella TeenSize e i nipponici si sono rifatti ai penalty sconfiggendo Taiwan per 4-3.
Tra i partecipanti anche parecchi rappresentanti italiani, come la squadra SPQR dell’Università La Sapienza di Roma (Standard Platform League), PoAReT del Politecnico di Milano (Rescue Simulation League), SoccerRossi dell’ITIS A. Rossi di Vicenza (Junior Soccer League), SPQR Gravis dell’ITIS G. Galilei Von Neumann di Roma (Junior Soccer League), Rainerum Junior Rescue del Liceo Scientifico Rainerum Salesiani don Bosco di Bolzano (Junior Rescue League), Spoltore Insieme dell’Istituto Comprensivo di Spoltore (Junior Rescue League) e Peter Pan di stelle dell’Istituto Comprensivo Sant’Antonio di Susa (Junion Dance League).