Una lista con più di 50 imprenditrici italiane della tecnologia, founder di startup sui device, la moda, l’intrattenimento, il biotech e molti altri settori. L’idea è di Girls in Tech, il network delle startuppare italiane sbarcato pochi mesi fa a Milano con il compito di fare rete, di potenziare la quota rosa dell’impresa innovativa.
Le liste sono sempre piaciute (Umberto Eco ci ha scritto persino uno splendido libro, Vertigine della lista) e anche in questo caso le Girls in Tech hanno lavorato a qualcosa che non pretende né esaustività né propone una classifica di valori. La lista è una fotografia, una esperienza, e soprattutto uno strumento in mano al network per suggerire – tramite queste storie – spunti al mondo delle startup.
In questi mesi, infatti, oltre a organizzare workshop e incontri la rete delle startupper ha cercato di rispondere all’esigenza primaria, quella di riconoscersi, di dire di sé. Da qui la lista su slideshare, che permette di scorrere le loro storie e il profilo dell’azienda.
Così le descrive Sara Bonomi:
Molte di loro hanno studiato e lavorato all’estero, e ora sono di nuovo in Italia a sviluppare le loro idee di business. Sono fondatrici e co-fondatrici, CEO e CTO, molte sono donne d’affari, altre sviluppatrici e designer. Donne appassionate e ambiziose che stanno lavorando duramente per avere successo e cambiare le regole in settori in cui gli uomini spesso rivestono i ruoli più alti.
Ecco la 1^ lista italiana di donne imprenditrici in #Tech: FEMALE FOUNDERS IN TECH – ITALY ##FFlistGIT #startup http://t.co/Oc0h2X18uX
— SheTech (@SheTechItaly) July 5, 2013
Praticamente impossibile riassumere una tale ricchezza di storie – vale la pena leggerle una per una, anche per avere conferma della caratteristica peculiare di questa generazione, soprattutto se confrontata con i maschi: la qualità e quantità titoli di studio e la giovane età di inizio attività – ma è una risorsa molto interessante per gli osservatori e anche gli stakeholder dell’ecosistema startup. Un listino sempre aggiornato di donne eccellenti e intraprendenti, che hanno scelto l’Italia per le loro idee. Come si fa a non tifare per loro?