Si torna a parlare di iPhone low cost, il melafonino di fascia media previsto da Apple per settembre. Questa volta non si tratta dell’ennesimo leak sulle scocche colorate, bensì di un rendering molto realistico e dettagliato. Creato a partire dagli schemi sul design emersi online una quindicina di giorni fa e dalle indiscrezioni che da mesi circolano sul dispositivo, il progetto è stato realizzato dal grafico Martin Hajek.
Così come ormai parrebbe essere assodato per il melafonino entry-level di Apple – anche chiamato iPhone Light o iPhone Lite – Hajek recupera i colori apparsi online in questi giorni: verde, blu, giallo, arancione e bianco. Nel rendering, però, la scocca assume una luminosità nuova e un effetto riflettente, per definire maggiormente il prodotto in contrapposizione con la sensazione da “giocattolo” rimandata dalle immagini viste nelle ultime settimane. La superficie frontale dello smartphone, bianca per ogni tonalità differente della scocca, è completata sui bordi da una cornice metallica, elemento questo non emerso dai leak.
Non è però tutto: il designer completa il proprio progetto aggiungendo due ipotetiche schermate di quel che sarà il sito Apple una volta effettuato il lancio di iPhone low cost. Anche in questo caso, a farla da padrone è il minimalismo che Jonathan Ive ha introdotto su iOS 7: i menu si colorano del tipico azzurro del sistema operativo e perdono qualsiasi fronzolo, come il gradiente grigio e le rispettive sfumature che caratterizzano i pulsanti attuali del portale. Ogni iPhone Lite, inoltre, è adagiato su una superficie dello stesso colore della scocca, su cui spicca anche il motto «aggiungi un po’ di colore alla tua vita».
Quali siano le fattezze reali di iPhone low cost e quali le sue caratteristiche hardware non è dato sapere, anche perché lo smartphone rimane pur sempre nel campo delle ipotesi in assenza di informazioni dalla stessa Apple. Questo rendering, tuttavia, potrebbe avvicinarsi di molto alla versione effettiva dell’iDevice, coniugando la voglia di colori emersa dai leak con quella ricerca del dettaglio tipica di Cupertino, quest’ultima assente dalle decine di fotografie trapelate sul Web nell’ultimo mese.