Muore per una scossa elettrica generata dal suo iPhone 5: succede in Cina, dove una hostess ha perso la vita utilizzando lo smartphone targato mela morsicata. Tra verità e bufale, Cupertino è già intervenuta spiegando di voler indagare profondamente il caso.
Stava facendo un bagno, quando il suo iPhone 5 – collegato all’alimentatore per la ricarica – è squillato. Così la giovane assistente di volo cinese – di soli 23 anni – è uscita dalla vasca, ha preso il telefono fra le mani ed è morta per una violenta scossa elettrica che ne ha attraversato tutto il corpo. Ma come è possibile?
L’elettricità generata dal ricaricatore di iPhone 5 è troppo bassa – solo 5 volt, come una comune porta USB – per uccidere una persona. Si tratta di un voltaggio impercettibile al contatto con la pelle, nulla che possa risultare pericoloso per la salute. Vi sono però altri elementi da analizzare in questa storia e, come lecito attendersi, alcuni scagionerebbero del tutto Apple. Oltre all’utilizzo del device collegato alla rete elettrica in un ambiente non consono – non si dovrebbero usare elettrodomestici e altri positivi in presenza di acqua o quando si è bagnati – pare che il caricatore non fosse originale. Non è di certo una novità per la Cina, patria dei cloni, ma si dice che la giovane nemmeno lo sapesse: il device potrebbe essere addirittura stato acquistato in un falso Apple Store. Così lo strumento, il cui funzionamento non è garantito e privo dei normali livelli di sicurezza voluti da Apple, in contatto con l’umidità avrebbe messo in diretto contatto la giovane con il voltaggio totale della presa elettrica di casa – molto di più dei 5 volt di cui si è parlato poc’anzi – portandola alla morte. Così ha dichiarato Apple:
«Siamo profondamente addolorati nell’apprendere del tragico incidente e offriamo le nostre condoglianze alla famiglia. Investigheremo completamente e coopereremo con le autorità sulla questione.»
Negli anni, diversi utenti hanno segnalato malfunzionamenti con gli accessori Apple non originali. Fra i tanti, un eccessivo surriscaldamento che potrebbe dar luogo a incendi, voltaggi sbagliati tali da mettere in pericolo non solo le funzionalità dei device ma anche le persone stesse, assenze degli standard di sicurezza e di auto-spegnimento in caso di corto circuito.