Google ha appena annunciato i risultati fiscali relativi al secondo trimestre del 2013, deludendo le attese degli analisti, i quali avevano stimato ricavi ampiamente maggiori. Nel trading after hours, le azioni del gruppo hanno subito un ribasso.
Il Q2 2013 di Google è stato archiviato con un utile per azione normalizzato di 9,56 dollari, mentre gli analisti stimavano un eps di 10,78 dollari. I ricavi sono stati pari a 14,11 miliardi di dollari, più o meno in linea con i 14,4 miliardi attesi. Nel medesimo trimestre fiscale dello scorso anno, il gruppo di Mountain View aveva registrato ricavi per 12,21 miliardi di dollari e un eps di 8,42 dollari, e ciò significa che su base annua Google ha comunque visto una buona crescita, pari esattamente al 19%.
Scendendo nello specifico, i ricavi derivanti dalla pubblicità sono stati di 13,11 milioni di dollari – ovvero il 93% del totale dei ricavi consolidati – mentre i siti di proprietà Google hanno generato un fatturato di 8,87 miliardi di dollari. I ricavi derivanti dai siti partner sono stati pari a 3,19 miliardi di dollari e sono stati registrati altri 1,05 miliardi di dollari di fatturati per le altre attività. Il fatturato generato da Motorola Mobile è di 998 milioni di dollari, in aumento dai 843 milioni registrati nello stesso trimestre del precedente anno fiscale.
Il numero di volte che i navigatori su Internet hanno cliccato su un advertising è cresciuto del 23% rispetto al secondo trimestre del 2012, ma il cost-per-click – ovvero il prezzo versato dagli inserzionisti a Google ogni volta che un utente clicca su una pubblicità presente sul suo motore di ricerca – è sceso del 6%. È dunque proprio tale aspetto che Mountain View deve migliorare: per il momento il tentativo di convincere gli inserzionisti a lanciare campagne pubblicitarie pensate ad hoc per i device mobile non sta infatti dando i frutti sperati.
«Google ha avuto un ottimo trimestre, con oltre 14 miliardi di fatturato, in crescita del 19% su base annua», ha dichiarato Larry Page, CEO del gruppo nel commentare il report appena condiviso. «Il passaggio da uno screen a molteplici screen e mobilità crea enormi opportunità per Google. Con più dispositivi, più informazioni e più attività online che mai, il potenziale di migliorare la vita delle persone è ancora più immenso», conclude Page.
In quest’ultimo trimestre, Google ha pagato l’indebolimento dei prezzi della pubblicità e le perdite derivanti da Motorola, integrata come divisione di telefonia mobile dopo l’acquisizione, avvenuta nell’agosto del 2011. Motorola non è ancora riuscita a generare buoni ricavi ma la situazione potrebbe ribaltarsi presto, ovvero grazie all’arrivo sul mercato dell’atteso Moto X, lo smartphone Android con cui il gruppo cercherà di rilanciarsi dopo esser diventato una Google-company.