Nel corso della presentazione avvenuta la scorsa settimana durante l’evento Breakfast with Sundar Pichai, Google ha parlato in modo esplicito di Chromecast come di un dispositivo equipaggiato con sistema operativo Chrome OS, lo stesso su cui si basano i notebook della linea Chromebook. Grazie al lavoro portato avanti dal team GTV Hacker si apprende invece oggi che la piattaforma software integrata nel dongle da 35 dollari per la è in realtà un’altra.
È davvero Chrome OS? No, non lo è. Ne abbiamo parlato molto, arrivando alla conclusione che è più simile ad Android che a Chrome OS. Per essere precisi, si tratta di una versione modificata della release in dotazione a Google TV.
Il logo di Chome è stampato sulla scocca del device e viene mostrato a tutto schermo non appena acceso, ma il cuore pulsante di Chromecast è dunque parente stretto del sistema operativo che anima smartphone e tablet, nella sua incarnazione già vista all’opera sui box Google TV. Questo non significa però, almeno nel breve termine, che il dongle possa essere impiegato per l’esecuzione delle applicazioni Android distribuite mediante Play Store. GTV Hacker non esclude comunque la possibilità per il futuro.
Dunque, anche se al momento non permette di installare APK o altro, il bootloader, il kernel, gli script e il resto del codice arrivano tutti dalle Google TV.
Le funzionalità messe a disposizione da Chromecast lo rendono senza alcun dubbio un device interessante, ambito dagli utenti vogliosi di sperimentare le modalità di condivisione dei contenuti multimediali offerte in ambito domestico. Lo dimostra il sold out fatto registrare oltreoceano nelle ore immediatamente successive all’annuncio, mentre per quanto riguarda l’Europa non è ancora dato a sapere quando il prodotto verrà messo in vendita. Una curiosità: il model number scelto da bigG è H2G2-42, chiaro riferimento alla “Hitchhiker’s Guide to the Galaxy: 42”.