Uno dei limiti più evidenti data dalla recente affermazione dei laptop a discapito dei desktop è, come facile intuire, la ridotta capacità di elaborazione grafica. Un problema decisamente sentito su MacBook Air, il portatile che da diversi anni domina l’intero settore, con la sua GPU integrata Intel dalle risicate performance. Certo, MacBook Air non nasce come un computer adatto al gaming bensì alla vita di tutti i giorni, ma c’è chi ha voluto condurre degli esperimenti per aumentarne le prestazioni fino a renderle pari a quelle di un desktop. Il tutto grazie alla porta ThunderBolt e a una comune scheda grafica NVIDIA.
Non è la prima volta che si sente parlare di schede grafiche esterne per i laptop targati Mela – in particolare MacBook Air, perché MacBook Pro è spesso disponibile nella doppia configurazione GPU integrata e GPU dedicata – ma le soluzioni disponibili appaiono del tutto inadatte al portafoglio di un normale consumatore. Larry Gadea, un utente di TechInferno, è però riuscito ad elaborare una soluzione casalinga dai costi contenuti. Si tratta di un esperimento, anche non particolarmente comodo per chi fa di MacBook Air il simbolo della mobilità e della leggerezza estrema, certamente interessante per il futuro che attende questo tipo di dispositivi.
La tecnica potrebbe non essere semplice da spiegare in poche parole, quindi si consiglia la visione del video riportato in calce e la lettura delle istruzioni dettagliate riportate fra le fonti. Senza pretesa di essere esaustivi, l’utente è ricorso a un adattatore tra ThunderBolt ed Express Card, ha quindi collegato quest’ultimo a un altro adattatore per PCI Express, in cui è stata inserita una scheda grafica NVIDIA GTX 570. Utilizzando Windows in modalità Boot Camp – il sistema funzionerebbe teoricamente anche in ambiente OS X, ma mancano i driver per la specifica GPU scelta – è quindi stato possibile sfruttare ThunderBolt per effettuare il rendering grafico all’esterno del laptop, per vederne però i risultati sullo schermo dello stesso MacBook Air. Il tutto in real time e spendendo all’incirca 250 dollari, scheda grafica compresa.
Come già accennato, si tratta di un esperimento. MacBook Air è l’ultraleggero per antonomasia, collegarlo a un nugolo di fitti cavi e a un grande case esterno non è il massimo della comunità e non è nemmeno nella natura del laptop stesso. Qualora questa soluzione trovasse un’economica via sul mercato, però, potrebbe diventare una sapiente strategia per il casual gamer, per quegli utenti che non vogliono dotarsi di un ingombrante desktop pur non perdendo il piacere, di tanto in tanto, di godere di un’elaborazione grafica superiore per le proprie necessità d’intrattenimento.