Barack Obama avrebbe incontrato Tim Cook e altri dirigenti a stelle e strisce per parlare di sorveglianza e privacy, forse a seguito dello scandalo NSA. È quanto rivela Politico, sebbene questi meeting con i top executive del mondo informatico statunitense non siano stati ufficialmente confermati.
Lo scandalo NSA, ovvero delle ampie pratiche di spionaggio degli utenti in Rete che pare l’agenzia USA abbia messo in atto per non meglio precisati scopi anti-terroristici, si è abbattuto come un fulmine a ciel sereno sul secondo mandato presidenziale di Obama. Stando alle rivelazioni su PRISM, un progetto che avrebbe coinvolto le maggiori società IT per la fornitura di dati alle agenzie governative, Apple sarebbe entrata nel sistema solamente alla fine del 2012. L’azienda ha però negato di essere a conoscenza di PRISM stesso, in un’intervento pubblicato sul suo sito ufficiale dove spiega quali siano le regole che il gruppo di Cupertino segue per garantire la privacy dei propri clienti.
A seguito della vicenda, pare che la Presidenza voglia ora correggere il tiro, consultandosi con i più grandi esperti in materia. Così scrive Politico:
«Quelli invitati sono per la gran parte dei dirigenti senior, tra cui Cook, Stephenson e Cerg, così come anche dei rappresentanti dei gruppi quali il Center for Democracy and Technology e Gigi Sohn, leader di Publick Knowledge, stando a tre fonti informate sui meeting. Tutti hanno declinato di commentare la vicenda. […] Gli incontri sono la risposta alla direttiva presidenziale sulla creazione di un dialogo nazionale per proteggere al meglio la privacy nell’era digitale, inclusa la protezione della privacy quando si deve difendere la nostra sicurezza nazionale.»
Accanto al CEO di Apple, così come già citati, Randall Stephenson di AT&T, Vint Cerf di Google, Gigi Sohn di Public Knowledge e molti altri. Il rapporto tra Tim Cook e la Casa Bianca non è però questione inedita: il leader di Apple ha partecipato all’ultimo discorso sullo State Of The Union come invitato ufficiale della Fist Lady Michelle Obama. In tempi recenti, inoltre, Cook si è presentato al Senato per discutere delle pratiche fiscali di Apple all’estero.