L’evento Apple probabilmente previsto per il 10 settembre si avvicina, ma i leak sui nuovi iPhone 5S e iPhone 5C non sembrano arrestarsi in dirittura d’arrivo. Oggi è il turno di un interessante video, che mostra le performance di navigazione del primo iPhone 5C completamente assemblato e, ovviamente, funzionante.
Il filmato è stato pubblicato dal blog tecnologico cinese C Technology e mostra un iPhone 5C, lo smartphone di fascia media che Apple sarebbe pronta a lanciare a fianco di iPhone 5S, durante la navigazione sul sito della mela morsicata.
L’esemplare in questione presenta una scocca di colore rosso e, come anticipato la scorsa settimana, un pannello frontale nero. Il sistema operativo in uso è naturalmente iOS 7 e a schermo è visibile anche il tasto Home in versione virtuale, attivabile dalle opzioni di accessibilità di iOS e molto comodo soprattutto quando la versione fisica non funziona correttamente.
Il video, della durata di 48 secondi, non mostra granché delle capacità del terminale: la navigazione sul sito Apple è molto fluida, così come l’ingrandimento con la tipica gesture pinch-to-zoom. Stando a quanto riportato, l’utilizzo di iPhone 5C pareggerebbe in prestazioni quello di iPhone 5: un’indiscrezione tutt’altro che a sorpresa, considerato come iPhone 5 e iPhone 5S condividano praticamente lo stesso hardware. Il maggiore spessore del dispositivo, unito a una lieve differenza di peso, non sembrano turbare l’utente, anche perché la differenza non è facilmente percepibile durante l’uso se non con un confronto diretto. Il policarbonato della scocca, infine, apparirebbe essere particolarmente resistente.
iPhone 5C è il device di media fascia che Apple ha in serbo per eliminare dal suo listino i vecchi modelli – soprattutto iPhone 4S – e per pensionare anzitempo iPhone 5. Il terminale, non propriamente economico stando alle indiscrezioni pubblicate la scorsa settimana da CNN Money, è infatti pensato per bloccare l’assalto alle vecchie generazioni non appena un nuovo modello top-di-gamma viene presentato, costringendo così Apple a rinunciare a una fetta di market share per lo smartphone di grido e a limitare feature per garantire la piena retrocompatibilità del software.