Microsoft ha acquisito la divisione Devices & Services di Nokia per 5,44 miliardi di euro. L’azienda di Redmond diventa quindi produttore di smartphone. La transazione si completerà nel primo trimestre 2014. L’attuale CEO Stephen Elop ritornerà in Microsoft e assumerà il ruolo di Vice Presidente di Devices & Services. La somma versata nelle casse di Nokia è relativa ai gruppi Smart Devices e Mobile Phones, alle attività di marketing e vendita, e alle funzioni di supporto per un totale di 3,79 miliardi. I rimanenti 1,65 miliardi sono riferiti alle licenze e a future opzioni.
Vediamo quindi in dettaglio i termini dell’accordo, partendo dalla diretta conseguenza dell’acquisizione: il marchio Lumia passa nelle mani di Microsoft. Ciò significa che i futuri smartphone non si chiameranno più Nokia Lumia, ma Microsoft Lumia. Anche il brand Asha è stato acquisito dall’azienda di Redmond, tuttavia il produttore finlandese potrà usare il marchio sugli attuali modelli e sui dispositivi basati sui sistemi operativi Series 30 e 40 che verranno sviluppati nei prossimi 10 anni.
Con l’acquisizione della divisione Devices & Services, Microsoft ottiene inoltre tutte le licenze sui brevetti di Qualcomm, che Nokia ha utilizzato nella realizzazione dei suoi smartphone. Terry Myerson, Vice Presidente della divisione Operating Systems, ha comunque promesso che l’accordo non comporterà nessun cambiamento per i partner. Anche se la quota di mercato dei Lumia supera ormai l’80%, lasciando poco spazio agli altri produttori, le licenze di Windows Phone saranno ancora disponibili per gli OEM che vorranno abbracciare l’ecosistema mobile di Redmond.
I termini dell’accordo prevedono anche uno scambio reciproco di licenze. Per 10 anni Microsoft potrà usare le licenze di Nokia nei suoi prodotti, mentre Nokia potrà usare le licenze Microsoft nei servizi HERE. Un ulteriore accordo di 4 anni prevede l’uso delle licenze di HERE da parte di Microsoft. Nokia continuerà a migliorare le mappe e le app per Windows Phone, mentre Microsoft potrà integrarle nei suoi servizi. L’accordo non è esclusivo, quindi le mappe di HERE saranno sempre a disposizione per le altre piattaforme.