Microsoft ha avviato la produzione di massa della Xbox One. Comincia dunque il conto alla rovescia che terminerà nel mese di novembre, quando inizierà una nuova console war tra l’azienda di Redmond e Sony con la sua PlayStation 4. Per quanto riguarda le specifiche tecniche della Xbox One c’è una novità dell’ultima ora: la frequenza di clock della CPU è stata innalzata da 1,6 a 1,75 GHz. All’inizio di agosto era stato annunciato un aumento di frequenza per la GPU da 850 a 853 MHz.
Nel corso della Citi Global Technology Conference, Yusef Mehdi, Xbox marketing chief di Microsoft, ha confermato l’avvio della produzione di massa, ma prima di iniziare l’assemblaggio dei singoli componenti gli ingegneri hanno effettuato un ultima modifica, ovvero un incremento di 150 MHz della velocità della CPU. L’azienda si aspetta di vendere milioni e milioni di console durante il periodo festivo di fine anno. I pre-ordini sono già sold-out.
I moderni processori, come quello integrato nella Xbox One (prodotto da AMD), possono cambiare la frequenza di lavoro in modo dinamico. La nuova console, infatti, funzionerà a massima potenza solo quando necessario, in base al contenuto per ridurre i consumi ed evitare problemi di surriscaldamento. Microsoft non ha chiarito se la frequenza di 1,75 GHz viene raggiunta solo per un breve momento o se si tratta della frequenza “a regime”.
Rispondendo ad una domanda del sito IGN, Marc Whitten, Chief Platform Architect, ha dichiarato che la Xbox One non può funzionare come Windows Media Center Extender. La Xbox 360 consente lo streaming dei contenuti dal PC alla TV, utilizzando appunto il Media Center. Con la nuova console ciò non sarà possibile, ma la funzionalità potrebbe essere aggiunta in seguito, anche se l’eventualità è poco probabile. La Xbox One, infatti, esegue le applicazioni multimediali utilizzando un sistema operativo basato sul kernel di Windows, per cui non è necessario un componente software esterno.