Giovedì 12 settembre, con un leggero ritardo sulla tabella di marcia, verrà presentato il regolamento europeo sul Mercato unico delle Tlc. Questo ritardo di 24 ore sulla data iniziale della presentazione ufficiale sarebbe da ascriversi ad una serie di disaccordi su alcuni dettagli del testo ed in particolare sui delicati temi della net neutrality e del roaming zero.
Il documento sul Mercato unico delle Tlc si trova dunque ad un suo punto cruciale perché si tratta di tutta una serie di regole e misure con cui Neelie Kroes intende unificare il mercato digitale europeo per dare nuova linfa all’economia digitale del Vecchio Continente, facendole recuperare così il terreno perduto. Tra i punti cardine del documento, l’impegno dell’Unione Europea di intervenire sul fronte della durata delle concessioni dello spettro e dei relativi tempi di rilascio. Viene prevista inoltre la possibilità di intervento diretto nel caso di aste per la concessione delle licenze in cui i prezzi venissero troppo gonfiati.
Per gli operatori è in arrivo anche una sorta di “passaporto europeo” che permetterà loro di operare in tutti gli Stati membri. La Commissione Europea punta anche a fare proprio il principio dell’internet aperto, cioè a garantire che tutti i servizi offerti dagli operatori vengano trattati in maniera uguale e senza blocchi preventivi. Si pensi per esempio a quegli operatori di telefonia mobile che oggi bloccano nativamente l’suo dei servizi VoIP sulle loro reti.
Il regolamento sul Mercato unico delle Tlc dovrebbe prevedere anche una forte difesa per gli interessi dei consumatori. I contratti degli operatori dovranno essere più trasparenti ed in particolare dovranno venire incluse chiaramente le velocità effettive di connessione e sopratutto i servizi offerti. I contratti poi dovranno porre ben esplicitamente le procedure di rescissione in caso di cambiamenti delle condizioni.
Un altro punto cardine del regolamento sul mercato unico delle tlc dovrebbe essere il tanto discusso roaming zero, cioè l’intenzione di eliminare tutti i costi di roaming internazionale all’interno dei Paesi membri. L’Unione Europea avrebbe fissato a luglio 2014 la data ultima entro la quale gli operatori europei potranno accordarsi per proporre tariffe univoche ad almeno l’85% della popolazione europea. In caso di resistenza degli operatori, l’Unione Europea offrirà la possibilità ai consumatori di poter scegliere un operatore estero con un semplice SMS.